Cashback anche per le spese detraibili. Niente lotteria degli scontrini, invece, per le spese che danno diritto a detrazioni o deduzioni fiscali. È questo l’intreccio fra le due operazioni a premi, al varo proprio in questi giorni, che si ricava scorrendo le Faq contenute sui siti istituzionali IO.italia e Agenzia delle dogane e dei monopoli. Si potrà, dunque, ottenere lo sconto del dieci per cento dell’operazione cashback anche acquistando farmaci o pagando una visita medica, mentre le stesse spese, almeno in una prima fase, non potranno consentire la partecipazione alla lotteria degli scontrini. Inoltre, la partecipazione al cashback e quindi allo sconto del dieci per cento dell’importo speso, è consentito anche per i pagamenti verso i servizi resi da artigiani, quali ad esempio gli idraulici o gli elettricisti o da liberi professionisti, quali, ad esempio, medici e avvocati. Tuttavia, prima di eseguire un pagamento verso artigiani e liberi professionisti, occorrerà verificare se i loro sistemi di incasso consentano o meno la partecipazione al cashback.
Discorso totalmente diverso per quanto riguarda invece la partecipazione alla lotteria degli scontrini. Nella fase di avvio, si legge nelle Faq presenti sul sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, non consentono la partecipazione alla lotteria gli acquisti per i quali i dati dei corrispettivi sono trasmessi al sistema Tessera sanitaria quali, ad esempio, gli acquisti effettuati presso le farmacie, le parafarmacie, gli ottici, i laboratori di analisi, gli ambulatori veterinari ecc. Niente lotteria degli scontrini, almeno nella sua fase di avvio, nemmeno per gli acquisti per i quali l’acquirente richieda all’esercente l’acquisizione del proprio codice fiscale a fini di detrazione o deduzione fiscale. Per quanto sopra, appare dunque evidente che fino a quando non saranno state risolte le problematiche di natura prettamente tecnica che non consentono di immettere contemporaneamente sia il codice fiscale che il codice lotteria, i contribuenti, al momento dell’acquisto di un bene o di un servizio che dà diritto ad una detrazione Irpef saranno costretti a scegliere fra una vincita modesta, ma sicura quale ad esempio la detrazione del 19%, o un premio molto più consistente ma altamente aleatorio.