Il 2020, oltre che per la pandemia, sarà ricordato come un annus horribilis anche per la sicurezza informatica. L’avvento improvviso (e che ha colto molti impreparati) dello smart working e il grande utilizzo di piattaforme digitali ha scoperto il fianco a numerosi attacchi online che hanno coinvolto molti settori. Ecco, quindi, 5 consigli pratici per tutelarci.
5 azioni da porre in essere e cosa fare quando ci si accorge di essere stati tuffati on line
Preliminarmente, occorre controllare se vi siano stati movimenti bancari sospetti. Dopodichè, il primo comportamento da tenere è quello di bloccare, immediatamente, tutte le carte di credito e i bancomat. Se, invece, si è pagato con PayPal, bisogna contattare il servizio clienti. Inoltre, nel momento in cui si contatta la banca per bloccare le carte, si deve contestare di aver notato prelievi o acquisti online da noi mai effettuati. In tal modo, si tenterà di farsi restituire dall’Istituto bancario il denaro sottratto. Lo stesso dicasi se l’acquisto sia stato effettuato con Paypal.
La seconda azione da compiere, consiste nel cambiare le password di Paypal, della mail e dei social network. Se, infatti, sono stati forniti i propri dati sensibili, password e numeri delle carte a qualcuno, è possibile che i truffatori abbiano avuto accesso al necessario. Possibile, quindi, che siano entrati nei profili, nelle aree personali, nella casella di posta elettronica, soprattutto se si utilizzi solitamente la medesima password. Ne deriva che, appena si scorge la truffa, bisogna cambiare le password di qualsiasi piattaforma ma non cancellare la mail, per conservare le prove della frode.
Cosa fare?
Inoltre, bisogna contattare la Polizia Postale. Infatti, la terza cosa da fare è proprio quella di contattare la Polizia Postale. Quindi, in caso di truffa da parte di un e commerce o di phishing, occorre compilare il modulo di denuncia on line della Polizia Postale. Quest’ultima, pertanto, inizierà ad indagare ed avviare le pratiche per consentire il rimborso, a meno che della cosa non si occupi la banca. Naturalmente, quella in discorso è una denuncia specifica per i reati telematici ma è sempre opportuno presentare anche quella ai Carabinieri. Infatti, come quarta azione da compiere, vi è, certamente, quella di elevare denuncia ai Carabinieri.
Agli stessi, verranno presentati, accanto alla denuncia, tutti i documenti possibili, di cui siamo in possesso per dimostrare la frode subita. Infine, per evitare che almeno altri consumatori cadano nella stessa trappola, bisogna scrivere una recensione su Eshoppingadvisor.com, segnalando la truffa e fornendo tutte le indicazioni utili. In conclusione, abbiamo spiegato, esattamente, cosa fare quando ci si accorge di essere stati truffati on line. Sicchè, è bene tenere gli occhi aperti ed agire celermente per evitare di subire ulteriori danni e per tentare almeno di recuperare le somme sottratte.