La rete del valore dell’e-commerce e del digital retail in Italia a fine 2020 arriverà a 58,6 miliardi di euro. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta da The European House – Ambrosetti per Netcomm. Secondo lo studio, nel 2019 la rete del valore dell’e-commerce è al terzo posto tra le 99 attività economiche italiane per incidenza sul fatturato del settore privato in Italia nel 2019, con un peso del 19,2% sulla crescita di fatturato del totale delle attività economiche italiane. Tra i settori su cui ha una maggiore incidenza ci sono: fabbricazione dei prodotti chimici (+32,8%), del commercio al dettaglio (+18,1%), della fabbricazione di materiali e apparecchiature nca (+17,8%) e della ristorazione (+9,2%). Forte anche l’apporto alla crescita occupazionale con un contributo del 6,7% sul totale. Gli occupati nella rete dell’e-commerce e digital retail nel 2019 sono stati 290mila: 154mila lavoratori sono impiegati nel macro-settore delle vendite online (con una crescita annua del 12% tra il 2015 e il 2019) e 136mila nell’aggregato dei servizi a supporto (con un tasso di crescita media del 14,2%). Le imprese della rete del valore dell’e-commerce rappresentano il 34% del totale delle imprese di capitali in Italia (1,9 milioni) e sono per il 21% in Lombardia, il 16,8% in Lazio, il 9,6% in Campania, il 7,7% in Emilia-Romagna, il 7,6% in Veneto, il 7,0% in Toscana, il 5,4% in Sicilia, il 5,0% in Puglia e il 4,6% in Piemonte. Il fatturato è più alto nel Nord-Ovest: in testa alla classifica troviamo sempre la Lombardia con 33,2 miliardi di euro (39%), seguita dal Lazio con 5,3 miliardi, il Veneto con 4,3, l’Emilia-Romagna con 3,8, la Campania 3,7, il Piemonte con 3,3, la Toscana con 2,2, la Sicilia con 1,4 e la Puglia con 1,3 miliardi di euro.
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