La societa’ di prenotazione di auto con autista, Uber, puo’ continuare a operare a Londra. Lo ha stabilito un tribunale britannico dopo aver esaminato il suo ricorso contro la decisione della City di Londra di sospendere la sua licenza. Il colosso americano di taxi a prenotazione online, potrà quindi continuare a operare a Londra, dove attualmente conta circa 45.000 autisti e serve milioni di utenti.
Un giudice della Corte dei magistrati di Westminster ha stabilito che Uber e’ ora in grado di esercitare nella capitale britannica, “nonostante le carenze del passato”. La London Transport Authority (TfL) aveva revocato questo permesso lo scorso novembre per motivi di sicurezza, ma la piattaforma ha continuato a funzionare normalmente in attesa della sentenza del tribunale.
Le autorità di regolamentazione londinesi si erano rifiutate di rinnovare la licenza di Uber dopo aver riscontrato diversi casi di autisti non autorizzati che utilizzavano l’app di ride-hailing per trasportare i clienti. All’epoca la società statunitense aveva riferito di aver risolto il problema, ma i funzionari della City avevano insistito, negandole la licenza e sostenendo che volevano assicurarsi che non vi fossero altri problemi di software. In risposta, Uber ha impugnato la decisione, riuscendo a ottenere che i propri driver continuassero a operare nella capitale durante il processo.
Questo verdetto pone fine ad una disputa di circa tre anni. Il titolo, quotato alla borsa di New York, scambia in rialzo del 6,41% nel pre-market dopo aver chiuso la giornata di venerdì con una performance del 3,33% a 34,46 dollari.