In un Paese dove la cultura della donazione è ancora legata a modelli analogici e all’impegno delle generazioni storiche, Rosso (https://donarosso.it/) – startup nata nel 2023 con l’obiettivo di coinvolgere nuovi giovani nella donazione di sangue e sensibilizzare sull’importanza di questo gesto – lancia la prima app italiana che consente di prenotare la donazione di sangue e plasma in modo semplice, digitale e immediato.
Secondo i dati raccolti in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue dal Centro Nazionale Sangue1, infatti, se per la prima volta da almeno dieci anni i donatori tra i 18 e i 45 anni sono aumentati di circa 7mila unità rispetto all’anno precedente, ciò non è bastato a ribaltare la tendenza ultradecennale all’invecchiamento di questa popolazione: nel 2023 i donatori tra i 18 e i 45 anni hanno rappresentato infatti il 50,7% del totale, mentre solo 5 anni prima, nel 2018, tale percentuale era del 55%.
Consapevoli di tale situazione, i due esperti di innovazione tecnologica Filippo Toni e Chiara Schettino hanno fondato Rosso, Ispirati dalla stessa storia personale di Chiara come ricevente di sangue, con un obiettivo chiaro: trasformare la donazione in un gesto quotidiano, accessibile e vicino ai linguaggi delle nuove generazioni.
“Donare sangue è un gesto naturale, ma continua a sembrare un’ azione da supereroi. Con Rosso la narrazione è cambiata, è diventata semplice, concreta, e mette al centro una nuova generazione di donatori di sangue e plasma”, racconta Chiara Schettino, co-founder di Rosso.
Una risposta concreta a una sfida nazionale
Rosso nasce proprio per rispondere alla sfida di offrire un’esperienza pensata per coinvolgere una nuova generazione di donatori.
Attraverso l’app, disponibile su Google Play e Apple Store, ogni utente può verificare in pochi minuti la propria idoneità alla donazione grazie a un questionario digitale integrato, facile da compilare. Una volta superata questa fase, si può scegliere dove e quando donare, selezionando il centro di raccolta più comodo tra oltre mille punti disponibili in tutta Italia.
Chi è già associato a una realtà donatrice può facilmente filtrare i risultati e prenotare presso la propria sede di riferimento. Il tutto è supportato da un servizio di assistenza via chat, sempre attivo per rispondere a dubbi o accompagnare il donatore passo dopo passo. Inoltre, l’app permette di pianificare donazioni ricorrenti, seguendo anche le esigenze specifiche del territorio in cui ci si trova. Grazie ad un’interfaccia intuitiva basata su una logica di utilità pubblica, l’obiettivo primario dell’app è eliminare le frizioni, fidelizzare i nuovi donatori e contribuire all’autosufficienza nazionale di sangue e plasma.
“Il sistema di raccolta dati relativo all’idoneità è stato progettato in coerenza con il Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR). Il trattamento dei dati personali avviene nel rispetto dei principi generali sanciti dal Regolamento, minimizzando gli impatti sugli interessati.” commenta l’avv. Giulio Vecchi, equity partner di LCA Studio Legale.
Rosso non è solo una piattaforma digitale, ma un vero e proprio abilitatore culturale, un punto di connessione tra associazioni, ospedali e territori. Semplifica i processi e valorizza il lavoro dei centri trasfusionali, creando una rete di solidarietà e valori condivisi.
“Abbiamo scelto di non sostituirci alle associazioni, ma di potenziarle con strumenti nuovi per la prenotazione, il follow-up e il coinvolgimento dei donatori.” spiega Filippo Toni, co-founder di Rosso. La tecnologia, in quest’ottica, diventa così uno strumento al servizio di un gesto antico ma essenziale, fondato su fiducia, trasparenza e impatto reale. Una campagna virale per una nuova cultura del dono
Per il lancio dell’app, Rosso ha attivato una campagna generazionale che coinvolge creator, atleti e attivisti tra i più seguiti della Gen Z. I primi contenuti pubblicati hanno già raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni, con storie di donazioni condivise e un forte coinvolgimento spontaneo da parte dei giovani.
Il mondo corporate risponde: nasce Corporate Life Savers
Accanto all’app, Rosso ha lanciato Corporate Life Savers, un programma dedicato alle aziende per portare la cultura del dono nei luoghi di lavoro. Attraverso eventi interni, percorsi formativi e strumenti digitali, Rosso ha già coinvolto realtà come Fater, Nestlè, Nespresso, Generali Italia, Sephora, Gruppo Lottomatica, Chiomenti, Socomec, Hines, e altre in arrivo.
Le aziende attivano una piattaforma dedicata per la prenotazione e la tracciabilità dell’impatto, con contenuti su salute del sangue, prevenzione e cultura della donazione, trasformando l’ambiente lavorativo in un vero hub di salute pubblica e cittadinanza attiva. L’obiettivo è ampliare la rete di donatori frequenti, coinvolgendo un numero crescente di aziende, istituzioni e scuole, affinché diventino promotori attivi di una catena virtuosa che diffonde la cultura del dono e sostiene la salute pubblica.