Volvo, la casa automobilistica svedese oggi appartenente al gruppo cinese Geely, ha deciso di eliminare circa tremila posti di lavoro. Questa scelta è legata alla necessità di affrontare le difficoltà economiche che stanno colpendo l’intero settore dell’auto a livello internazionale.
Il taglio del personale rientra in un piano di riduzione dei costi del valore di diciotto miliardi di corone svedesi, pari a circa 1,6 miliardi di euro, annunciato lo scorso aprile. L’intento dell’azienda è quello di rafforzare la propria posizione e aumentare la capacità di resistere in un periodo particolarmente complicato per l’industria automobilistica, così come si legge sull’agenzia di stampa Ansa.
Dei tremila posti totali coinvolti, circa 1.200 riguarderanno lavoratori impiegati direttamente in Svezia. Inoltre, Volvo porrà fine anche a circa mille collaborazioni con consulenti esterni, la maggior parte dei quali lavora anch’essa nel paese scandinavo.
Secondo l’amministratore delegato Håkan Samuelsson, l’intero comparto automobilistico sta vivendo una fase difficile. Per questo, Volvo deve impegnarsi a migliorare la propria solidità finanziaria, aumentando la capacità di generare liquidità e tagliando le spese in modo duraturo, attraverso modifiche profonde all’interno della propria struttura aziendale.
Dunque, la casa svedese sta cercando di adattarsi a una fase economica complicata, semplificando l’organizzazione e abbassando i costi per restare competitiva e affrontare con maggiore stabilità le sfide future del mercato.