In un contesto in cui la geografia degli investimenti si sta riconfigurando, il Made in Italy è considerato una risposta concreta contro i rischi globali: secondo laricerca DLA Piper,presentata al Festival dell’Economia di Trento,“Sistema Italia, Bene rifugio contro i rischi globali?”, per il 56% degli intervistati i settori chiave dell’economia nazionale sono considerati affidabili per gli investitori internazionali.
La ricerca ha coinvolto un campione selezionato di qualificati professionisti attivi in 32 Paesi, tra Europa, Americhe, Asia, Africa e Australia.
Risultati
Per il 42% del campione il Paese è “abbastanza attrattivo” per capitali esteri, grazie alle eccellenze consolidate e riconosciute del Sistema Italia: il 29% degli intervistati individua nella qualità e nella reputazione del Made in Italy il principale fattore di richiamo, seguito dalla posizione strategica del Paese nel Mediterraneo (21%) e dalla solidità del suo tessuto manifatturiero avanzato (20%).
E, a tal proposito, il 63% degli intervistati prevede una crescita degli investimenti in Italia nei prossimi cinque anni.
Quanto ai settori percepiti come più promettenti, svettano moda e lusso (32%), turismo e ospitalità (24%) e agroalimentare e vino (16%), comparti in cui l’Italia non solo compete, ma detta standard culturali e qualitativi a livello internazionale.
Tuttavia, sebbene per gli investitori il nostro Paese sia percepito come un’opportunità e solo il 13% giudichi “poco attrattiva” l’economia nazionale, non mancano le sfide: le principali barriere all’investimento sono individuatenella burocrazia e nella complessità normativa (31%), nella pressione fiscale (19%) e, in misura minore, nella rigidità del mercato del lavoro. Il sistema legale, pur non essendo percepito come fragile, è penalizzato dalla lentezza dei procedimenti e dalla complessità fiscale, entrambi indicati dal 22% degli intervistati come ostacoli rilevanti.
Il ruolo dei professionisti
“Questa fotografia del nostro Paese, dal punto di vista dei professionisti, mostra l’importante opportunità di sviluppo e consolidamento del ruolo chiave che l’Italia riveste a livello internazionale. Al contempo, evidenzia la necessità di sciogliere nodi che da troppo tempo ostacolano il pieno dispiegarsi del suo potenziale, affinché il Sistema Italia possa emanciparsi dall’immagine stereotipata di ‘Paese del bello’ per affermarsi anche come ‘Paese solido’, dichiara la coordinatrice della ricerca Prof. Rossella Esther Cerchia, Of Counsel e Country Head of Knowledge di DLA Piper in Italia, che aggiunge: “per valorizzare il nostro Paese è indispensabile il coinvolgimento sinergico di una pluralità di attori istituzionali e un ruolo cruciale spetta proprio ai professionisti, che devono farsi interpreti di una fiducia sistemica ed essere capaci di alimentare credibilità, stabilità e trasparenza giuridica agli occhi degli investitori globali”.