Nel progetto di digitalizzazione dei pagamenti avviato dal Governo con la scorsa legge di bilancio e il lancio del progetto Italia Cashless, anche come strumento di contrasto all’evasione fiscale ed abbattimento del debito pubblico, recentemente è stato sostanzialmente ripristinata la misura del cashback, previsto dalla stessa manovra 2020 ma le cui risorse erano state dirottate a sostegno dell’emergenza coronavirus.
A seguito della riunione preliminare tenutasi a Palazzo Chigi tra il Governo e alcuni dei principali operatori del settore, si parla di un rimborso semestrale ricevibile direttamente sul conto corrente per chi paga con carte, bancomat e altri sistemi digitali, ma non online. Al raggiungimento di una spesa complessiva annuale di 3mila euro, si dovrebbe accedere alla restituzione del 10% di tale cifra, vale a dire 300 euro. Per ottenere la restituzione, cioè il cashback, dovrebbe essere necessario legare carta o app di pagamento e codice fiscale alla App Io, indicando anche l’Iban sul quale si vuole ricevere il rimborso. Contestualmente alla registrazione sulla App Io vi sarà anche l’attivazione del QR code da esibire all’esercente al momento dell’acquisto così da partecipare automaticamente anche alla lotteria degli scontrini, il cui avvio è previsto per il 1° gennaio 2021.
Un’ulteriore condizione prevede che per ottenere il bonus si debba raggiungere anche una soglia minima di operazioni nell’arco dell’anno. In questo modo, si evita che la quota cashback di 3000 euro sia conseguita in una sola transazione e si incentivano allo stesso tempo anche i pagamenti di piccola entità negli esercizidi prossimità.