CARFAX, azienda leader a livello internazionale per le informazioni sulla storia dei veicoli, ha smascherato una truffa che sta colpendo milioni di utenti nel settore dell’usato, in Europa e non solo.
“Quando ho fondato la sede europea di CARFAX nel 2007, l’obiettivo era quello di fornire report con la storia dei veicoli per garantire trasparenza e correttezza nel mercato delle auto usate. Purtroppo, abbiamo recentemente scoperto che questo intento negli ultimi tempi viene sfruttato da truffatori, che utilizzano internet per ingannare le persone che intendono vendere la propria vettura tramite piattaforme online“, ha dichiarato Frank Brüggink, fondatore e CEO di CARFAX Europe.
Il danno economico per ogni singolo venditore è limitato, ma su larga scala il meccanismo diventa estremamente redditizio per i truffatori. Il raggiro si sviluppa così: un venditore, perlopiù privato, viene contattato online o tramite messaggi telefonici da un finto acquirente che si mostra disposto a pagare il prezzo richiesto nell’annuncio di vendita della vettura, senza nemmeno chiedere uno sconto o trattare il prezzo, a patto che venga fornito un report con la storia dell’auto. L’acquirente inoltra, quindi, un link a un sito apparentemente affidabile, sostenendo che solo il proprietario del veicolo possa acquistare il report per la sua auto. Il venditore, fiducioso, spende tra i 20 e i 60 euro per ottenere la documentazione, convinto di accelerare la vendita, mentre, in realtà, riceve un documento falso o privo di dati rilevanti. A quel punto, l’acquirente, che ha raggiunto lo scopo di estorcere una piccola somma di denaro, non si fa più trovare.
“I truffatori sono particolarmente attivi in Italia, ma anche in Germania e in altri paesi europei, negli Stati Uniti e in Australia. È una frode su scala globale”, ha spiegato Johannes Loose, Head of Marketing di CARFAX e primo a individuare questa truffa online, “Questi siti vengono creati di continuo e hanno un ciclo di vita di 3-4 settimane, dopodiché vengono chiusi e riaperti sotto nuovi domini”, ha aggiunto. Il guadagno per i truffatori è ingente: “Solo poche persone sporgono denuncia per poche decine di euro e, grazie a diversi strumenti con cui automatizzare varie operazioni, oggi è facile contattare milioni di persone con poco sforzo”, ha continuato Loose, “Il numero enorme di potenziali vittime porta a guadagni decisamente consistenti per i truffatori, mentre il rischio di essere denunciati è, invece, minimo. A mio parere è una truffa quasi perfetta”.
Secondo l’indagine di CARFAX, le tracce degli autori di queste frodi sono prevalentemente in Europa dell’Est, soprattutto in Romania e Bulgaria, ma ci sono indizi anche di attività in Lituania e persino in Pakistan. “Siamo già in contatto con le autorità e con i gestori dei principali marketplace online, ma la pressione sui truffatori resta troppo bassa”, ha commentato Brüggink, “Serve maggiore trasparenza e consapevolezza da parte dei venditori privati di auto usate, ma anche dei marketplace, il cui obiettivo è quello di generare solo vere opportunità di vendita. Le persone devono potersi muovere con fiducia nel mercato delle auto usate, senza temere di perdere denaro, essere ingannate o effettuare cattivi affari”, ha concluso Brüggink.
Il tema sarà approfondito da Jason Byrnes, Head of Dealer Business di CARFAX, in occasione della sua presentazione dal titolo “Unmasking Vehicle History Fraud: Safeguarding Trust in Automotive Marketplaces”, prevista oggi, 20 maggio, a Berlino nell’ambito di AutosBuzz 2025.