Consultare e confrontare i diversi conti correnti arrivando a far partire operazioni e pagamenti da un’unica app. È un servizio che già diverse banche mettono a disposizione dei loro clienti grazie agli effetti della Psd2. Ora queste opportunità si stanno estendendo anche a operatori non strettamente bancari e ad attori innovativi. È il caso di Utego, che ha ottenuto da Banca d’Italia l’autorizzazione a operare come Aisp, diventando così il primo provider di estrazione non bancaria a poter fornire il servizio di aggregazione dei conti dei clienti.
«L’indipendenza è uno dei nostri valori più importanti. Significa dare la possibilità ai cittadini di aggregare i propri conti in un ambiente in cui nessuna banca abbia la loro stessa vista (o consapevolezza) di insieme», sottolinea Stefano Musso, Ceo e cofounder di Utego. La startup, reduce da un finanziamento in crowdfunding un anno fa che ha raccolto 510mila euro a una valutazione post money di 2,5 milioni, prevede di far partire la funzionalità di aggregazione finanziaria a fine settembre, con il lancio della app. In realtà la app è già disponibile sugli store digitali con la funzionalità di marketplace, dove sono presenti le informazioni sui servizi finanziari disponibili sul mercato: per settembre anche questa funzionalità sarà completata con una serie di partnership con operatori innovativi in ambito fintech e insurtech, permettendo agli utenti di accedere direttamente ai servizi dei singoli operatori. Per metà 2021 l’offerta di Utego, che sta trattando per un ulteriore round da due milioni di euro, sarà completata con l’asta finanziaria che permetterà ai singoli risparmiatori di aggregarsi per ottenere condizioni di investimento migliori.
Estratto dell’articolo sul Sole 24 Ore del 12 agosto 2020