In occasione della Giornata nazionale dedicata alla lotta contro pedofilia e pedopornografia, Telefono Azzurro ha diffuso un Manifesto articolato in otto punti, volto a rafforzare la protezione di bambini e adolescenti da qualsiasi forma di abuso e sfruttamento.
Il documento parte da tre principi fondamentali: tolleranza zero verso la violenza sessuale sui minori, centralità dell’educazione come strumento di prevenzione, e difesa dei diritti dei più giovani negli ambienti digitali. A questi si aggiungono altri cinque impegni: contrasto alla pedopornografia e agli adescamenti online, supporto psicologico per le vittime, tutela della dignità e della riservatezza dei minori, coinvolgimento attivo dei ragazzi nelle decisioni che li riguardano, e formazione continua per adulti, educatori e professionisti del settore.
Il Manifesto è un appello rivolto a istituzioni pubbliche, aziende e cittadini, affinché si mobilitino con azioni concrete e misure legislative vincolanti. L’obiettivo è costruire un fronte comune per combattere gli abusi sessuali online, anche attraverso l’impiego di tecnologie sicure, progettate per rispettare i diritti dell’infanzia fin dalla loro ideazione.
Il contesto è particolarmente preoccupante: secondo l’Internet Watch Foundation (IWF), oggi i social network rappresentano il principale ambiente in cui si verificano casi di sfruttamento sessuale minorile, superando addirittura il contesto familiare. Tra i fenomeni in più rapida crescita c’è l’uso dell’intelligenza artificiale per creare immagini false di abusi, con un aumento del 380% tra il 2023 e il 2024 (da 51 a 245 casi).
Tra le richieste principali del documento vi sono leggi più severe, una giustizia più veloce, protezioni efficaci e costanti per le vittime, oltre a percorsi educativi da introdurre in famiglia e nelle scuole, per sviluppare la capacità di individuare situazioni a rischio, favorire il rispetto reciproco e promuovere la conoscenza dei diritti individuali, così come si legge su agensir.it.
Il Manifesto sottolinea anche l’importanza di adottare soluzioni tecnologiche che incorporino la sicurezza fin dalla progettazione (safety-by-design), sistemi affidabili di verifica dell’età, e meccanismi tempestivi per la rimozione di contenuti illeciti online. Essenziale è inoltre la collaborazione tra forze dell’ordine, aziende digitali e organizzazioni internazionali, così come l’aggiornamento delle normative, in linea con i regolamenti europei, in particolare il Digital Services Act e l’AI Act.
Telefono Azzurro mette a disposizione dei minori strumenti di contatto sicuri e riservati per denunciare abusi e chiedere aiuto, come il numero 1.96.96, la chat online e il servizio 114 Emergenza Infanzia. L’organizzazione si batte anche contro fenomeni come lo sharenting (condivisione eccessiva di foto dei figli online), la sovraesposizione digitale dei minori e il loro precoce coinvolgimento come influencer sui social media.
Infine, la Fondazione ribadisce il valore dell’ascolto attivo dei bambini, da coinvolgere nei processi decisionali – soprattutto in ambito digitale – e sottolinea la necessità di formare tutti gli adulti responsabili della loro crescita: genitori, insegnanti, operatori sociali e forze dell’ordine. Solo una rete preparata e collaborativa può garantire una protezione efficace per l’infanzia.