Airbnb ha recentemente introdotto un chatbot basato su intelligenza artificiale per il supporto clienti negli Stati Uniti, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza del servizio e ottimizzare l’esperienza utente. Durante la conference call sui risultati finanziari del primo trimestre, il CEO Brian Chesky ha annunciato che circa il 50% degli utenti si sta già affidando a questo strumento digitale per ricevere assistenza. L’introduzione del bot ha già portato a una riduzione del 15% nelle richieste di supporto gestite da operatori umani.
Secondo quanto dichiarato da Dave Stephenson, Chief Business Officer di Airbnb, durante la conferenza Human[x] a Las Vegas lo scorso marzo, l’azienda è determinata a integrare l’IA in tutte le sue attività, con l’obiettivo di offrire agli utenti una sorta di “concierge digitale sempre a portata di mano”. Stephenson ha sottolineato che l’intelligenza artificiale rappresenta una priorità strategica per il gruppo e che l’intero team dirigenziale si è recentemente riunito per discutere il ruolo cruciale che l’IA giocherà nel futuro dell’azienda, così come si legge su pymnts.com.
Airbnb sta sviluppando funzionalità avanzate per personalizzare le raccomandazioni in base alle abitudini e ai gusti dei clienti, utilizzando informazioni raccolte tramite profili utente chiamati “passaporti digitali”. Questi dati permetteranno alla piattaforma di comprendere meglio le esigenze degli ospiti e proporre soluzioni più in linea con le loro preferenze. “Maggiore sarà l’interazione, più precisi saranno i suggerimenti e migliori saranno le esperienze degli utenti”, ha spiegato Stephenson.