di Ruggero Alcanterini
“Arcano è tutto, fuor che il nostro dolor…”, affermava Giacomo Leopardi nell’Ultimo canto di Saffo. Ecco, questo mi pare un modo per rappresentare lo stato d’animo di chi ieri tributava ovazioni trionfali all’Avvocato Giuseppe Conte, reduce dal Summit per il Recovery Fund a Bruxelles e domani, anzi già da oggi trova e troverà argomenti per manifestare sentimenti diversi. In realtà, ogni evento, benché positivo, come una nascita o un matrimonio, può riservare futuro incerto, salvo la certezza di una dipartita con relativi lai, magari di circostanza. Ecco dunque che sul concetto di arcano ci dovremmo soffermare, concentrare, perché è proprio nell’alea d’imponderabilità che accompagna da decenni il nostro divenire, che si nasconde l’insidia. Francamente era più percepibile la dimensione del vantaggio o del rischio al tempo delle lire, perché oggi i miliardi sono divenuti milioni e i trilioni miliardi, con la conseguenza che veniamo meno impressionati dalle cifre e siamo più inclini a lasciarci andare. La cosa che comunque deve farci riflettere è che ottanta miliardi di euro si sono involati come bonus a vario titolo, senza lasciare il segno tangibile di un investimento; che si parla di un ulteriore scostamento per altri venti miliardi e che non si esclude che alla fine si ricorra anche al MES, posto che il fondo perduto di ottanta e il prestito agevolato per differenza sino a 209 miliardi, ottenuti con il Recovery, non sono immediatamente disponibili. Quindi, nella aleatorietà virale – che ci lascia tra color che son sospesi forse o almeno sino al 31 di ottobre, salvo impennate autunnali – il rischio che corriamo è quello di vedere sfumare le residue risorse rimaste in casa, senza agganciare nulla che sia poco più che effimero. Insomma, il coraggio di governare o lo hai o non lo hai. Ci sono milioni di pensionati minimi e medi anche con piccole partite iva che non hanno preso palla, altri che vivono di un reddito, quello di cittadinanza, che non ha innescato nemmeno il meccanismo dei lavori socialmente utili. Ci sono provvidenze in corso per incentivare attività improbabili e mobilità senza senso compiuto, come quella in monopattino, ma dall’altra parte viviamo di ipotesi ed annunci, in specie per quelli irrinunciabili e urgenti, come gli interventi sulle infrastrutture e i servizi primari. Se i miliardi sono ormai noccioline, attenzione che non ci vorrà molto a sgranocchiarli e poi? Poi affronteremo di nuovo l’arcano nell’unica certezza del dolore, ma nel frattempo avremo adempiuto ad un passaggio essenziale, come quello della Elezione del Presidente della Repubblica con i parlamentari di questa Legislatura, che dopo il trionfo di Conte sopravviveranno con questo Governo, sino a fine mandato, per gestire il provvisorio del futuro, salvo l’arcano del presente.