Entro il 2030, l’Italia potrebbe vedere un incremento di investimenti nel settore dei data center per un totale di 23 miliardi di euro. Questo è quanto emerge dalla prima analisi realizzata dalla Community “Data Center Italia: il motore del futuro digitale del Paese” di Teha Group, il primo think tank privato e indipendente in Italia. La community, che ha il supporto di partner come BloomEnergy, Engie, Microsoft, W2Advisor e Renovo, ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo delle infrastrutture digitali, valorizzando le competenze italiane e creando collaborazioni con il settore energetico, con l’intento di fare dell’Italia un leader europeo e globale nel settore.
Secondo l’analisi, il mercato dei data center sta vivendo una rapida crescita, spinta dalla crescente domanda di archiviazione e potenza di calcolo avanzata, in particolare grazie all’intelligenza artificiale e alle infrastrutture di alta performance. Si prevede che, entro il 2028, il volume dei dati a livello globale passerà da 149 a oltre 394 zettabyte. A livello mondiale, sono gli Stati Uniti a dominare il mercato, con oltre 5.000 data center, seguiti dall’Unione Europea, che conta circa 2.220 unità. L’Italia, al quinto posto in Europa e al dodicesimo nel mondo, rappresenta il 7,6% del mercato europeo ed è vista come un paese attraente per gli investimenti in infrastrutture di data center. Questo scenario offre opportunità per abilitare 23 miliardi di euro di investimenti entro il 2030, con una spinta che contribuirà a triplicare l’occupazione nel settore nei prossimi cinque anni.
I risultati dell’analisi saranno presentati durante la XIV edizione del Technology Forum, il principale evento di Teha Group dedicato all’innovazione, che si terrà l’8 e 9 maggio a Stresa, sul Lago Maggiore.