Il Bhutan, piccola nazione tra le montagne dell’Himalaya, sta puntando sulle criptovalute verdi per rilanciare la sua economia e creare nuovi posti di lavoro. L’idea è semplice ma ambiziosa: utilizzare la propria energia idroelettrica pulita, che già alimenta tutto il Paese, per estrarre criptovalute in modo sostenibile, senza impattare negativamente sull’ambiente.
A spiegare questa strategia è stato Ujjwal Deep Dahal, ceo del fondo sovrano Druk Holding and Investments, che ha sottolineato come ogni moneta digitale “estratta” in Bhutan usando energia rinnovabile aiuti a compensare quelle prodotte in altri Paesi con fonti fossili e inquinanti.
Le criptovalute verdi sono valute digitali ottenute grazie a fonti energetiche pulite come il sole, il vento o, appunto, l’acqua. Rispetto al mining tradizionale, noto per consumare molta energia e inquinare, questo approccio è molto più rispettoso dell’ambiente.
Il Bhutan ha già investito con successo nel mondo delle cripto, guadagnando milioni di dollari negli ultimi anni. Parte di questi profitti è stata usata persino per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici per due anni, secondo fonti ufficiali della capitale Thimphu. Oltre a rafforzare le finanze statali, il progetto mira anche a trattenere i giovani talenti nel Paese, riducendo la cosiddetta “fuga di cervelli”, cioè l’emigrazione di persone qualificate in cerca di migliori opportunità all’estero.