Nella giornata di ieri, il Presidente Trump ha rimosso dal consiglio direttivo della National Credit Union Administration (Ncua) i due membri democratici, Todd Harper e Tanya Otsuka, lasciando l’agenzia con un solo componente: il presidente repubblicano Kyle Hauptmann. Secondo quanto riferito da Reuters, entrambi gli ex membri del consiglio avrebbero confermato il loro allontanamento con dichiarazioni separate. Tradizionalmente, il consiglio direttivo della Ncua è composto da tre membri, con rappresentanti di entrambi i partiti per garantirne l’equilibrio bipartisan.
La Casa Bianca ha giustificato la decisione con le parole della portavoce Karoline Leavitt, la quale ha affermato che “il Presidente Trump, in quanto capo del ramo esecutivo, ha piena autorità nel rimuovere i funzionari di sua scelta”.
Todd Harper, nominato originariamente da Trump nel 2019 e riconfermato nel 2022 per un mandato che sarebbe dovuto durare fino al 2027, ha criticato aspramente la decisione. Ha definito il licenziamento un’azione politica mal concepita, affermando che rompe l’equilibrio normativo necessario e avrà effetti negativi sui consumatori.
Anche Tanya Otsuka, nominata da Joe Biden e confermata dal Senato nel 2023 per un mandato che avrebbe dovuto estendersi fino al 2029, ha espresso forte dissenso. In una nota, ha descritto il provvedimento come un chiaro tentativo di aggirare le istituzioni democratiche e minare lo stato di diritto, come riporta pymnts.com.
Il sito Axios ha evidenziato come al momento non vi siano più membri democratici all’interno dei consigli direttivi di tre importanti agenzie regolatorie progettate per essere bipartisan: oltre alla Ncua, anche la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) e la Federal Trade Commission (FTC) sono ora composte interamente da repubblicani.
La senatrice Elizabeth Warren, figura di spicco del Partito Democratico e membro della Commissione bancaria del Senato, ha commentato duramente l’accaduto. In una dichiarazione rilasciata mercoledì, ha definito i licenziamenti come parte di un “attacco sistematico ai consumatori americani”, accusando Trump di voler smantellare le agenzie indipendenti e rimuovere arbitrariamente funzionari pubblici che agiscono nell’interesse collettivo.