Bunq, la seconda neobank più grande d’Europa, sta procedendo con la procedura per ottenere la licenza bancaria negli Stati Uniti. L’azienda ha presentato domanda per una licenza di broker-dealer nell’ambito di una strategia in due fasi per entrare nel mercato statunitense. Questo passaggio consentirà a bunq di raccogliere informazioni operative e feedback degli utenti prima di presentare nuovamente domanda per una licenza bancaria completa entro la fine dell’anno.
Con l’espansione negli Stati Uniti, bunq sta portando il suo collaudato modello incentrato sull’utente a una comunità di quasi cinque milioni di nomadi digitali, espatriati, imprenditori internazionali e professionisti che lavorano da remoto: cittadini dell’Ue o degli Stati Uniti con profondi legami su entrambe le sponde dell’Atlantico. Questo pubblico mobile e indipendente dalla posizione geografica ha guidato la crescita di bunq in Europa, che ha raggiunto i diciassette milioni di utenti e ha alimentato due anni consecutivi di profitti. Oggi, nel suo bilancio annuale, l’azienda registra un utile di oltre ottantacinque milioni di euro per il 2024, che verrà reinvestito per accelerare la sua espansione globale.
“I nostri utenti hanno uno stile di vita internazionale e hanno bisogno di una banca altrettanto globale. Con la nostra crescita, è chiaro quanto abbiano bisogno di una banca che sia al loro fianco, ovunque la vita li porti – afferma Ali Niknam, fondatore e ceo di bunq – Ecco perché stiamo accelerando il nostro ingresso negli Stati Uniti. Il passo di oggi ci avvicina alla realizzazione di questa visione“.
Bunq ha presentato domanda di licenza di broker-dealer presso la FINRA e la SEC. Questo primo passo consentirà agli utenti americani di investire in azioni, fondi comuni di investimento ed ETF, offrendo anche funzionalità di gestione della liquidità come i trasferimenti automatici verso conti assicurati dalla FDIC. Grazie alla partnership con Mastercard, la banca mobile introdurrà anche le carte di debito.
L’azienda è ora in attesa dell’approvazione normativa e continua le discussioni per rafforzare la sua offerta globale ed espandere la sua presenza negli Stati Uniti.