L’uso dell’intelligenza artificiale nei mercati finanziari da parte del fondo speculativo cinese High-Flyer ha innescato una corsa agli armamenti dell’intelligenza artificiale tra i gestori patrimoniali della Cina continentale, che potrebbe rivoluzionare il settore della gestione dei fondi del Paese, che vale dieci trilioni di dollari. Il fondo quantitativo High-Flyer non solo ha implementato l’intelligenza artificiale nel suo portafoglio multimiliardario, ma ha anche creato la più importante start-up cinese nel campo dell’intelligenza artificiale, DeepSeek, il cui modello linguistico di grandi dimensioni ed economicamente vantaggioso ha sbalordito la Silicon Valley e minato il predominio occidentale nel settore dell’intelligenza artificiale, come si legge su Reuters.
Sulla stessa scia, aspiranti gestori di hedge fund cinesi, come Baiont Quant, Wizard Quant e Mingshi Investment Management stanno intensificando la ricerca sull’intelligenza artificiale, mentre decine di società di fondi comuni di investimento si stanno affrettando a integrare DeepSeek nel loro flusso di lavoro di investimento.
La maggior parte di questi fondi utilizza l’intelligenza artificiale per elaborare i dati di mercato e generare segnali di trading basati sui profili di rischio dei propri investitori, anziché produrre modelli simili a DeepSeek. Inoltre, con la nascita di versioni locali di società di trading sistematico statunitensi come Renaissance Technologies e DEShaw, i gestori di fondi prevedono che la competizione per ottenere “alfa”, ovvero performance superiori, si intensificherà.