Il Presidente Donald Trump sta valutando un ordine esecutivo che porterebbe alla chiusura del Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti, un obiettivo considerato da tempo dai conservatori.
Secondo quanto riportato dai media statunitensi, Trump intenderebbe porre fine ad alcuni programmi del dipartimento, mentre altri saranno ospitati in diverse sezioni del governo. Secondo una bozza dell’ordinanza visionata dal Wall Street Journal, il Presidente repubblicano darà ordine alla sua neo-confermata Segretaria all’Istruzione, Linda McMahon, di “adottare tutte le misure necessarie per agevolare la chiusura del Dipartimento dell’Istruzione” nella “misura massima appropriata e consentita dalla legge“, come riporta la Bbc. Tuttavia, per abolire completamente il dipartimento è necessario un atto del Congresso.
Istituito nel 1979, il Dipartimento dell’Istruzione supervisiona i finanziamenti per le scuole pubbliche, gestisce i prestiti agli studenti e gestisce programmi di aiuto agli studenti a basso reddito. Trump e i suoi alleati hanno accusato l’agenzia di “indottrinare i giovani con materiale razziale, sessuale e politico inappropriato”.
L’assegnazione al dipartimento è stata di 238 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2024, ovvero meno del 2% del bilancio federale totale. L’agenzia afferma di avere circa 4.400 dipendenti, il numero più piccolo tra tutti i dipartimenti a livello ministeriale.
La maggior parte dei finanziamenti pubblici per le scuole statunitensi proviene dai governi statali e locali. Nel 2024, l’Education Data Initiative ha stimato che gli Stati Uniti spenderanno complessivamente poco più di 857 miliardi di dollari per l’istruzione primaria e secondaria, l’equivalente di 17.280 dollari per studente.
Trump non solo avrebbe bisogno dell’approvazione del Congresso per sbarazzarsi del dipartimento, ma probabilmente anche di una maggioranza qualificata al Senato degli Stati Uniti: 60 senatori su 100.
I repubblicani hanno una maggioranza di 53 a 47 al Senato, quindi avrebbero bisogno di almeno sette democratici che votino per abolire l’agenzia: un’ipotesi politicamente azzardata. Lo scorso anno, la votazione per abolire il dipartimento dell’istruzione, allegata come emendamento a un altro disegno di legge, non è stata approvata poiché 60 repubblicani si sono uniti a tutti i democratici alla Camera per votare contro.
Perché i repubblicani vogliono abolirla? Durante la campagna presidenziale del 1980, Ronald Reagan si batté affinché il dipartimento dell’istruzione venisse smantellato. Storicamente i repubblicani si sono opposti alla centralizzazione della politica educativa, ritenendo che fosse meglio lasciarla ai singoli Stati e località.
Gli alleati di Trump vogliono anche ampliare la scelta scolastica, il che consentirebbe a studenti e famiglie di utilizzare denaro pubblico per scegliere alternative private o religiose alle scuole pubbliche. I conservatori sostengono che altre funzioni del dipartimento dell’istruzione, come la gestione dei prestiti, dovrebbero essere gestite, invece, dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, e che le violazioni dei diritti civili sono di competenza del Dipartimento di Giustizia.