“La digitalizzazione è la chiave per garantire equità di accesso alle cure e rafforzare l’assistenza territoriale, soprattutto nelle aree interne e nelle comunità montane, dove la distanza dai servizi sanitari alimenta disuguaglianze e spopolamento. Ma la tecnologia da sola non basta: servono manager competenti e autonomi, capaci di adattare gli interventi ai bisogni reali delle comunità. Investire sui migliori direttori generali delle aziende sanitarie e valorizzarne il lavoro è essenziale per tradurre gli obiettivi del Dm77 in soluzioni concrete ed efficaci. Solo garantendo alle aziende sanitarie maggiore autonomia sarà possibile costruire un Ssn sostenibile e vicino ai cittadini“, sottolinea Giovanni Migliore, presidente di Fiaso, intervenendo al convegno “Connessi. La digitalizzazione nella sanità delle aree interne e nelle comunità montane”, in corso al Senato.
“Una Casa di comunità ogni quaranta mila abitanti nelle zone interne rischia di lasciare scoperte vaste aree, costringendo i cittadini a percorrere chilometri per accedere ai servizi. Dobbiamo ripensare il concetto di prossimità, puntando su un modello digitale e innovativo“.
“Per Fiaso, è necessario introdurre il concetto di ‘Casa di comunità diffusa’, una rete assistenziale potenziata dalla tecnologia per costruire un sistema sostenibile, più equo e accessibile, in cui la casa sia il primo luogo di cura e prevenzione, soprattutto per cronici, multipatologici e anziani. Questo sarà possibile solo con un’infrastruttura digitale capillare e questa trasformazione ha bisogno di leader capaci“, conclude Migliore.