Apertura di settimana in leggero rialzo per la coppia EUR/USD, tornata in zona 1.0500 sulla scia delle notizie provenienti dai risultati elettorali in Germania, con il probabile prossimo Cancelliere tedesco Friedrich Merz che proverà a formare un nuovo Governo di coalizione dopo che il suo blocco conservatore ha vinto le elezioni nazionali, che hanno visto una rapida ripresa dei partiti delle fasce più estreme, sostenute dagli elettori ormai privi di fiducia. Sotto il profilo valutario, sono attese in mattinata le rilevazioni europee finali legate all’inflazione dei prezzi al consumo (stime confermate al 2.5% su base annua), mentre nel pomeriggio sono attesi i dati redatti dalla National Bank of Belgium relativi allo stato di salute del settore manufatturiero e servizi (proiezioni in miglioramento, seppur ancora negative, da -13.6 a -12.9 punti).
Usa inaspriscono i controlli sugli investimenti in settori strategici cinesi: impatto su EUR/CNH
Secondo alcune dichiarazioni sostenute da diversi funzionari della Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe firmato lo scorso venerdì un memorandum che ordina alla Commissione per gli Investimenti Esteri di limitare gli afflussi di denaro verso alcuni settori strategici della Cina, con lo scopo di limitare possibili criticità di sicurezza nazionale.
In base a quanto sostenuto da svariate fonti, non sarebbe da escludere un potenziale ampliamento delle restrizioni verso le realtà cinesi di produzione di tecnologie sensibili, tra cui semiconduttori, intelligenza artificiale, biotecnologia e componentistica aerospaziale. In ambito valutario, il rinnovato apprezzamento dell’euro ha favorito un rialzo delle quotazioni della coppia EUR/CNH, tornata in zona 7.6100 in apertura di seduta odierna.
Pressioni sulle finanze inglesi
In base a quanto diffuso dall’Office for National Statistics, il ministro delle Finanze britannico Rachel Reeves avrebbe ricevuto nuove cattive notizie sul gettito pubblico, dopo che le entrate fiscali di gennaio sono state inferiori alle attese, appena un mese prima di fornire un aggiornamento sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi di prestito fissati dal Governo.
Storicamente, le finanze pubbliche avrebbero sempre segnato un surplus nel mese di gennaio, in concomitanza del calo delle imposte per l’anno finanziario precedente. Per il 2024, le entrate relative alle imposte sul reddito e alle plusvalenze sarebbero state inferiori alle prospettive degli analisti intervistati dalla testata giornalistica Reuters, sebbene siano cresciute ad un ritmo record di 15,4 miliardi di sterline (rispetto alle 20,5 miliardi stimate).