Nelle ultime ore, la Clone Robotics della California ha pubblicato un video del suo robot umanoide Protoclone a figura intera. Si tratta di un robot umanoide che impiega un sistema di raffreddamento a base d’acqua e bio-inspired, simile alla sudorazione umana, per evitare che i suoi mille muscoli si surriscaldino mentre si flettono su oltre duecento gradi di libertà.
Questa sofisticata tecnologia rappresenta il primo androide a corpo intero di Clone Robotics che sostituisce i motori tradizionali con attuatori pressurizzati, offrendo movimenti simili a quelli umani. Questi ultimi vengono monitorati da una rete di sensori integrati. L’azienda suggerisce che robot come il Protoclone V1 saranno un giorno in grado di fare il bucato, lavare i piatti, preparare pasti semplici e persino aspirare i tappeti.
Clone Robotics ha costruito il Protoclone con uno scheletro polimerico completo, composto da tutte le 206 ossa del corpo umano, ma con un numero inferiore di fusioni ossee. Tutte le giunture sono completamente articolate. Gli arti del robot vengono mossi tramite la tecnologia muscolare artificiale Myofiber dell’azienda, che è già stata mostrata nella mano Clone e nel torso Clone. Come nel caso del sistema muscolo-scheletrico umano, questa configurazione incorpora “muscoli” che sono ancorati alle ossa tramite tendini.
Ispirato al concetto di muscolo di McKibbin, nel sistema Myofiber ogni muscolo assume la forma di un tubo a maglie con un palloncino al suo interno. Quel palloncino si espande radialmente quando il fluido vi viene pompato dentro, costringendo la maglia a contrarsi longitudinalmente, come riporta newatlas.com. Una pompa elettrica da cinquecento watt è la versione del Clone di un cuore umano, che pompa fluido idraulico a una portata volumetrica di quaranta SLPM (litri standard al minuto) e una pressione nominale di cento psi.
Il Clone ha anche un suo sistema nervoso, che alla fine sarà composto da quattro telecamere di profondità nel cranio per la vista, settanta sensori inerziali per la consapevolezza delle posizioni delle articolazioni e trecentoventi sensori di pressione per il feedback di forza a livello muscolare. Questa configurazione consentirà al robot di reagire istantaneamente al feedback visivo e di apprendere compiti semplicemente osservando l’utente eseguirli.
Clone Robotics intende dare il via alla produzione con un lotto limitato di 279 robot, che saranno noti come Clone Alpha.