Nel 2024, i regimi sanzionati hanno ricevuto 15,8 miliardi di dollari in criptovalute, pari al 39% delle transazioni illecite totali. Secondo il nuovo rapporto di Chainalysis, Iran e Russia stanno sempre più utilizzando le criptovalute come alternativa ai canali finanziari tradizionali, mentre le autorità occidentali intensificano le loro azioni per contrastare il finanziamento illecito.
Di seguito un riassunto di come le nazioni sanzionate hanno utilizzato le cripto per trovare canali finanziari alternativi:
- Iran: la fuga di capitali attraverso le criptovalute
- L’utilizzo delle criptovalute da parte degli iraniani è cresciuto del 70% nel 2024, con outflows di 4,18 miliardi di dollari.
- Bitcoin e stablecoin sono stati ampiamente utilizzati nei periodi di maggiore tensione geopolitica, come durante le escalation con Israele.
- Le autorità iraniane hanno bloccato i prelievi dagli exchange locali a dicembre 2024 per impedire la fuga di capitali, mentre l’inflazione ha raggiunto il 50%.
- Russia: la strategia cripto per aggirare le sanzioni
- La Russia ha legalizzato il mining di criptovalute e spinto per il loro utilizzo nei pagamenti internazionali, rafforzando le relazioni con Cina e India.
- L’OFAC ha sanzionato l’exchange russo Cryptex e il suo operatore per il riciclaggio di 5,88 miliardi di dollari attraverso cybercrime e ransomware.
- La Germania ha sequestrato l’infrastruttura di 47 exchange russi senza KYC, coinvolti nel finanziamento di attività illecite.
- Lotta globale alle cripto illecite
- Le forze dell’ordine di Stati Uniti, Ue e Regno Unito hanno smantellato una rete di riciclaggio russa da miliardi di dollari (operazione “Destabilise”).
- Il Dipartimento di Giustizia USA ha avviato un nuovo programma per colpire le reti finanziarie legate a Iran e gruppi terroristici come Hezbollah e Hamas.