Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un significativo incremento dei prezzi del carburante, un fattore che incide significativamente sui costi operativi delle aziende di logistica. Un problema che ha un impatto sia sulle aziende del settore, sia sui consumatori finali.
“In un contesto economico già normalmente in continua evoluzione, oggi ancor più mutevole alla luce degli scenari macro che la nuova presidenza americana apre sotto tutti i profili, economico, sociale e politico – precisa Raffaele Ghedini, presidente di Oikyweb, azienda specializzata nell’offerta di servizi integrati di gestione e movimentazione di prodotti, da oltre vent’anni nel settore dell’home delivery – l’aumento dei costi del carburante rappresenta una sfida significativa per tutte le aziende del settore logistico. Gli incrementi già osservati, e ancor più quelli non escludibili in futuro, infatti, non impattano solo sui costi, ma influiscono anche sulla capacità delle aziende di continuare a garantire servizi di consegna sostenibili a parità di qualità. Per le aziende è quindi fondamentale trovare soluzioni innovative che permettano di mantenere, anzi se possibile aumentare, qualità ed efficienza ma senza perdere competitività. In Oikyweb siamo da sempre in grado di minimizzare la carbon footprint, e di conseguenza il costo, dei nostri servizi, ma i nostri Committenti spingono per mantenere ai propri Clienti la massima libertà di scelta su tempi e modalità di ricevimento dei servizi, e ovviamente le due cose sono incompatibili. Ma stiamo lavorando ad affinamenti dei nostri sistemi che promettono di rendere questa incompatibilità sempre meno forte. Senz’altro il rincaro del carburante rende ancora più strategici tali progetti, di cui incominciamo già a vedere i primi ottimi risultati in attività concrete testate con alcuni Committenti”.
Per le aziende della logistica, il carburante rappresenta una delle spese principali, con un impatto significativo sulla loro profittabilità. Una risposta a questo problema non può che arrivare dallo sviluppo di sistemi di route-planning capaci di calcolo automatico della carbon footprint associata ad ogni singolo giro di consegne e ottimizzazione dei giri in termini di minimizzazione della loro carbon footprint totale. Ma, come il caso virtuoso di Oikyweb dimostra, questo non è sufficiente, perché anche quando un’azienda abbia questa possibilità si vede poi “bloccata”, nel suo utilizzo, dai desiderata della committenza. La sfida finale, quindi, diviene la capacità di progettare e sviluppare sistemi che non siano solo in grado di risolvere quel problema di ottimizzazione teorica, ma anche di elaborare ottimizzazioni multi-variabili complesse che tengano conto delle esigenze specifiche di ogni singolo committente. Si tratta, dunque, di un livello di complessità estremamente elevato. Per questo, Oikyweb sta investendo in modo sempre più deciso ed importante, perché la posta in palio è molto alta.
“Oikyweb – continua Raffaele Ghedini – da vent’anni affronta le sfide di un settore essenziale per l’economia del nostro Paese come la logistica di servizio, puntando tutto sull’innovazione tecnologica. E, pur essendo molto soddisfatti dei risultati già raggiunti, continueremo ad investire sempre più in innovazione e sostenibilità, perché sappiamo che questa è l’unica strada che mantiene un’azienda in grado di assicurare ai suoi Clienti, nel tempo, un servizio di eccellenza anche nelle situazioni meno favorevoli, senza scendere mai a compromessi in fatto di qualità”.
La strada battuta dalle aziende più virtuose è chiara, ma come possono reagire le aziende che non hanno al proprio interno una capacità autonoma e così rilevante di sviluppo di sistemi tecnologici? La storia dei settori industriali in momenti di cost-shock insegna che la strategia più utile, per le aziende operative, magari di grandi capacità, efficienza e qualità, ma non dotate di know-how autonomo di innovazione tecnologia, è quella di cercare accordi di collaborazione con le aziende innovative. Caratteristiche fondamentali dell’innovazione, infatti, sono la sua permeabilità e la sua espandibilità. Ci si può dunque attendere, nell’attuale non semplice contesto, un aumento significativo della propensione collaborativa tra le imprese. Da un lato, infatti, numerose aziende di grande capacità operativa avranno un incentivo ad accordarsi con partner dotati di forte capacità innovativa, dall’altro, i più aperti tra questi ultimi valuteranno positivamente la possibilità di mettere la loro capacità innovativa al servizio anche di altri che però, in tal modo, siano in grado di essere per loro veri e propri partner capaci di espanderne le capacità operative.