Nel giro di poco tempo in questa quarantena Zoom è diventato uno degli strumenti digitali indispensabili sia per chi lavora sia per chi vuole semplicemente tenersi in contatto con amici e familiari lontani. Peccato che l’affidabilità del sistema di video conferenza ha dato presto prova di scarsa affidabilità. Dopo vari problemi di privacy e falle di sicurezza, infatti, nei giorni scorsi, le credenziali di oltre 500.000 account sono finite in vendita sul Dark Web, a prezzi decisamente stracciati (appena un centesimo di dollaro o meno!), se non addirittura gratis. Davvero troppo per la credibilità di una app che era presto entrata nei cuori di milioni di persone in tutto il mondo.
A questo punto, sorge spontanea una domanda: come scoprire se ci sono stati sottratti dei dati attraverso Zoom?
Per scoprirlo, ci si può rivolgere agli appositi tool online, come nel caso dei fidatissimi Have I Been Pwned? e AmIBreached, i cui database sono stati aggiornati proprio tenendo conto dell’accaduto. In entrambi i casi, collegandosi alle relative home page e digitando il proprio indirizzo e-mail nei campi appositi, si viene prontamente informati sull’eventuale presenza di quest’ultimo tra le informazioni rubate a seguito di un attacco informatico.
Qualora l’account dovesse risultare compromesso, il suggerimento è di cambiare il prima possibile la password. In questi casi, il buon senso e qualche attenzione in più possono fare la differenza.