Con la pubblicazione finalmente in G.U.(9 gennaio 2025) del Ministero delle Imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministero della Giustizia, viene definito il Regolamento per la risoluzione stragiudiziale delle controversie in ambito assicurativo. Un passo importante – a parere di Federpromm, organizzazione facente capo alla Uiltucs ed Uilca – che completa il quadro generale delle controversie che hanno interessato sia il settore del credito che il settore finanziario con gli organismi già strutturati per dare maggiori tutele agli investitori come l’ABF e l’ACF a cui si aggiunge ora anche questo nuovo strumento di tutela nel settore con l’Arbitro Assicurativo per la risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela relative alle prestazioni e ai servizi assicurativi derivanti dai contratti di assicurazione.
Tale Regolamento, che entrerà in vigore il prossimo 24 gennaio, sarà istituito presso l’Ivass e avrà competenza su tutte le controversie derivanti da contratti di assicurazione, eccezion fatta per le dispute relative ai sinistri gestiti dal fondo di garanzia delle vittime della caccia e della strada, così come per quelle rimesse alla Consap. Va detto che la norma primaria fa riferimento all’art. 187.1 del Codice delle Assicurazioni Private che prevede dei “sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela relative alle prestazioni e ai servizi assicurativi derivanti da tutti i contratti di assicurazione, senza alcuna esclusione”.
Uno strumento – precisa la nota di Federpromm – che stante alle complesse vicende che hanno interessato migliaia di investitori del ramo vita (come nel caso della ex compagnia Eurovita) consente di avere oggi maggiori tutele in capo ai titolari di polizze assicurative e di avere maggiori riconoscimenti sotto il profilo di migliorare la trasparenza e i comportamenti degli operatori del mercato assicurativo.
Il Regolamento (Decreto 6 novembre 2024, n. 215) si sviluppa in quattordici articoli; con i primi si definiscono la struttura e le competenze di questo nuovo organo, denominato “arbitro assicurativo”, ed una seconda parte invece viene dedicata a disciplinare il procedimento vero e proprio. Le controversie saranno unicamente documentali e non si potrà disporre di perizie tecniche, testimonianze o dichiarazioni orali. Ogni collegio sarà composto da cinque membri. Saranno sempre presenti il presidente e i due componenti scelti dall’Ivass, mentre il resto della composizione sarà definito di volta in volta in base alla natura del ricorso, agli operatori assicurativi coinvolti e alla categoria di appartenenza del cliente che ha presentato l’istanza. Il presidente resta in carica cinque anni, mentre per gli altri membri del collegio la durata del mandato si ferma a tre anni.