Gli italiani sono incuriositi dalle criptovalute, principale motivo per cui investono nelle valute digitali (31%), ma tre italiani su cinque (il 60%) citano la volatilità del mercato come un deterrente significativo, percependo le criptovalute come “troppo rischiose”.
Questo dato è superiore alla media globale del 52%. Questo è quanto emerge da uno studio globale 2024 di Consensys (azienda di software blockchain e web3). Altri motivi principali di interesse includono la diversificazione del portafoglio (14%) o il desiderio di ottenere rendimenti a breve termine (12%). Le criptovalute stanno, quindi, guadagnando visibilità in Italia: in totale il 21% degli italiani possiede o ha posseduto in passato criptovalute, mentre il 27% ha intenzione di investire nei prossimi dodici mesi.
Attualmente, invece, solo l’11% degli italiani possiede criptovalute, di cui il 15% sono uomini e il 6% donne. La maggior parte sono piuttosto giovani, con il 15% tra i 18-24 anni e il 13% tra i 25-34 anni. Questo dato viene messo a confronto con la quota pari solo all’8% tra i 55-65enni.
Nonostante l’interesse crescente, quindi secondo lo studio, esistono delle barriere negli investimenti in criptovalute.
Oltre ai rischi legati alla volatilità del mercato, si teme la diffusione delle truffe (54%) e si adduce la poca conoscenza del tema, in molti affermano di ‘non sapere da dove cominciare’ (41%).