di K.P.
A volte, si parla di punto di svolta a sproposito ma i dati 2019 relativi ai pagamenti mobile suggeriscono che questa espressione non sia ingiustificata. Secondo l’indagine annuale ‘State of the Industry Report on Mobile Money’ realizzata da Gsma, infatti, il comparto rappresenta oltre un miliardo di utenti registrati e quasi due miliardi di dollari di transazioni giornaliere. Per la prima volta, tra l’altro, le transazioni digitali hanno rappresentato la maggioranza (il 57%) delle interazioni mobili. Numeri che nel 2020 sono destinati non solo ad essere confermati ma, probabilmente, a crescere ulteriormente. Per i consumatori, a livello globale, questo segna un passaggio dai contanti ai pagamenti digitali su una miriade di transazioni, dalle tasse scolastiche all’e-commerce, passando per le rimesse internazionali, i risparmi, il credito, i servizi di pubblica utilità e altro ancora.
Lo studio evidenzia, inoltre, che il denaro mobile sta diventando il principale strumento di inclusione finanziaria e sociale negli oltre 95 paesi del mondo in cui è diffuso, soprattutto per quanto riguarda i paesi a basso reddito e tendenzialmente con una diffusione bancaria limitata.
“Una maggiore connettività mobile e servizi innovativi come il denaro mobile stanno costruendo comunità più forti e più inclusive”, dichiara in una nota John Giusti, Chief Regulatory Officer di Gsma. “Il superamento di un miliardo di conti in moneta mobile rappresenta una pietra miliare per un settore che non esisteva poco più di un decennio. Quasi 1,7 miliardi di persone rimangono ai margini del mondo finanziario, ma la forza collettiva del settore detiene il potenziale per garantire che tutti possano far parte della nuova economia digitale”.
Come emerge dal report, inoltre, un ambiente normativo favorevole è indispensabile per la realizzazione di tali condizioni e l’offerta di servizi innovativi e diversificati. Come evidenziato anche dalla nota Gsma, infatti, “esiste una chiara correlazione tra un ambiente normativo abilitante e un elevato tasso di adozione della moneta mobile”.
Letto sotto questi profili, la diffusione della moneta mobile è lo strumento attualmente più efficace di inclusione finanziaria per tutte quelle categorie di cittadini particolarmente deboli ed esposte alle temperie finanziarie ed economiche. A questo proposito, quindi, verrebbe da pensare ancora al progetto Libra, di cui si tace da qualche tempo, che andava esattamente nella direzione di favorire la diffusione di uno strumento di pagamento mobile, facile ed inclusivo ma, proprio come rilevato dallo studio, pur essendo indirizzato nella giusta direzione, tassazione e gestione dei dati (e quindi anche della privacy) ne hanno inceppato il meccanismo di adozione.