Il settore immobiliare sta attraversando una fase di profonda trasformazione, stimolata dalla crescente minaccia delle frodi documentali. Con l’aumento dell’accesso a strumenti di grafica sofisticati e alla disponibilità di dati personali online, le frodi nel settore immobiliare si sono fatte più frequenti e complesse, mettendo in difficoltà sia i proprietari che i gestori di immobili. Tra i problemi più diffusi, le frodi documentali e i furti di identità stanno emergendo come rischi rilevanti. La condivisione di documenti falsificati e l’uso di identità rubate stanno diventando pratiche sempre più comuni, organizzate spesso da reti di truffatori che approfittano di lacune nei sistemi di verifica.
L’urgenza di trovare soluzioni è evidente: il 75% dei professionisti del settore immobiliare ha, infatti, rilevato un aumento delle frodi nelle richieste di affitto, che vanno dalla presentazione di documenti alterati all’uso di tecniche avanzate come il phishing e i deepfake per ottenere dati sensibili. Queste truffe non solo minano la fiducia degli operatori, ma comportano anche un rischio significativo in termini finanziari e reputazionali per l’intero settore.
Tra i tipi di frode documentale più diffusi oggi in Italia nel settore immobiliare, vi sono:
1. Falsificazione di buste paga: nell’utilizzo di buste paga autentiche, è possibile alterare i dati per mostrare un reddito superiore a quello effettivo, modificare le date di inizio o fine del rapporto di lavoro oppure sostituire le informazioni relative all’intestatario
2. Manipolazione delle dichiarazioni dei redditi: modifica delle dichiarazioni dei redditi per rappresentare una situazione economica più favorevole
3. Contratti di lavoro inesistenti: ricorso a contratti falsi o aziende inesistenti per simulare un reddito più elevato o una situazione lavorativa stabile e in miglioramento
4. Contraffazione di estratti conto bancari: manipolazione di saldi o transazioni per apparire in una condizione finanziaria più favorevole
5. Uso di identità rubate: uso di documenti d’identità altrui per celare una storia creditizia negativa
6. Falsificazione di permessi di soggiorno: creazione di documenti falsi per gli inquilini stranieri al fine di attestare il diritto di residenza
7. Creazione di referenze false: fornitura di contatti falsi che si fingono ex locatori, garanti familiari o datori di lavoro
8. Creazione di attività fantasma: creazione di attività inesistenti per giustificare un reddito fittizio da lavoro autonomo oppure presentazione di bilanci manipolati con ricavi o profitti gonfiati rispetto alla realtà
In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (AI) e la Seconda Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD2) stanno emergendo come strumenti chiave per affrontare queste minacce, consentendo una verifica più rigorosa e sicura delle identità e dei documenti dei potenziali inquilini. L’adozione di tecnologie di AI permette di analizzare in tempo reale i dati finanziari condivisi dai candidati tramite l’open banking abilitato da PSD2. In tal modo, i gestori possono verificare in modo accurato e immediato l’affidabilità finanziaria dei candidati, identificando discrepanze e potenziali segnali di frode.
L’AI e la PSD2 per migliorare la sicurezza delle transazioni e la selezione degli inquilini
L’integrazione dell’AI nei processi di verifica consente di monitorare e analizzare automaticamente una quantità significativa di dati, migliorando sia la velocità che la precisione della selezione degli inquilini. Grazie al riconoscimento biometrico con l’AI e alla Strong Customer Authentication (SCA) richiesta dalla PSD2, la verifica dell’identità diventa ancora più sicura e affidabile, garantendo che solo i candidati autorizzati possano accedere ai processi di affitto e di gestione delle proprietà. L’uso della biometria per il riconoscimento dei candidati rappresenta un ulteriore passo avanti, semplificando l’interazione per gli utenti e offrendo un livello di protezione aggiuntivo contro le frodi documentali.
Oltre alla maggiore sicurezza, l’automazione dei processi di revisione riduce i tempi e le risorse richieste, permettendo ai gestori di immobili di evitare la revisione manuale dei documenti e di ottenere una valutazione immediata della solidità finanziaria dei candidati. Le tecnologie predittive, infatti, non solo semplificano il processo di selezione, ma migliorano anche la trasparenza del rapporto con i proprietari e con gli inquilini.
Verso la PSD3: nuove prospettive per la sicurezza nel settore immobiliare
Con l’imminente arrivo della PSD3, si prevede un’ulteriore espansione delle possibilità di condivisione dei dati finanziari, che includeranno potenzialmente anche dati di agenzie governative e di aziende di servizi pubblici. Questo cambiamento potrà consentire ai gestori di immobili di avere una visione più completa della situazione finanziaria dei candidati, migliorando così l’accuratezza delle valutazioni.
La PSD3 potrebbe inoltre facilitare la valutazione di candidati internazionali, estendendo la possibilità di verificare comportamenti finanziari su scala globale e promuovendo una maggiore inclusività nel processo di selezione degli inquilini. Infine, l’introduzione della tecnologia blockchain all’interno della PSD3 potrebbe fornire un ulteriore strato di trasparenza e immutabilità dei dati, garantendo una protezione più solida contro le manipolazioni.
Il futuro del property management si orienta quindi verso una maggiore sicurezza e trasparenza, sostenuto da innovazioni tecnologiche etiche e da una regolamentazione mirata. In questo panorama, l’AI e le normative come la PSD2 e la futura PSD3 giocano un ruolo cruciale, dando forma a un ambiente di affitto più sicuro e proteggendo gli interessi sia dei proprietari che dei locatari.
A supporto di queste innovazioni, Domeo, la piattaforma specializzata nel property management per affitti a medio-lungo termine, si dedica a trasformare il processo di selezione degli inquilini con tecnologie di Intelligenza Artificiale e l’integrazione delle opportunità offerte dalla PSD2. Grazie a questo approccio avanzato, Domeo punta ad innalzare il livello di sicurezza e trasparenza nelle verifiche finanziarie, offrendo ai proprietari una protezione maggiore contro le frodi documentali e garantendo un’esperienza di locazione affidabile sia per gli inquilini, sia per i proprietari.
“Il nostro obiettivo è offrire un processo di selezione degli inquilini che non solo sia efficiente, ma che metta al centro la sicurezza. Con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e l’adozione della PSD2, puntiamo a ridurre al minimo le frodi documentali e a fornire un’esperienza sicura e accessibile per tutti i soggetti coinvolti nel processo di affitto”, commenta Alessandro Marra, ceo di Domeo.