Nei giorni scorsi, a Milano, gli investigatori della Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione “Bittersweet”, hanno eseguito tre arresti e undici perquisizioni nei confronti di uomini accusati di detenzione di materiale pornografico realizzato attraverso lo sfruttamento di minorenni e colti in flagranza di reato.
Condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Milano, l’operazione si è sviluppata partendo dall’analisi di alcune segnalazioni giunte da organi di Polizia esteri per il tramite del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online.
Alla luce degli elementi raccolti dai cyberpoliziotti meneghini, i magistrati del gruppo specializzato del Dipartimento “Tutela dei soggetti vulnerabili” della Procura della Repubblica di Milano hanno disposto 11 perquisizioni nei confronti di altrettanti soggetti rintracciati nell’area metropolitana milanese.
Nel corso delle indagini, all’interno delle abitazioni degli indagati, sono stati trovati dispositivi elettronici e, dunque, sequestrati tre personal computer, tredici smartphone, tre tablet e quindici spazi cloud, oltre a numerosi hard disk, chiavette e altri supporti di memoria.