La società statunitense Coinbase ha deciso di ritirare la sua domanda preliminare per entrare nel mercato turco a causa delle nuove misure volte a regolamentare il mercato delle criptovalute.
L’elenco delle società che richiedono la liquidazione è stato aggiornato dal Capital Markets Board of Türkiye (SPK), nei gironi scorsi. Secondo l’aggiornamento, Coinbase ha ritirato la sua pre-domanda, presentata ad agosto, e ha richiesto la liquidazione.
Gli aggiornamenti dell’elenco di conformità hanno portato alla rimozione di sessantaquattro aziende dall’elenco, mentre ventinove società di criptovalute sono state ufficialmente riconosciute dall’SPK. Anche QNB Digital Assets ha presentato istanza di liquidazione, insieme a Finceptor, Koinim, Stanfex, XYZ Teknoloji e altri fornitori di servizi di asset digitali, annunciando la chiusura delle loro attività nel mercato turco.
Secondo gli aggiornamenti sull’elenco delle entità attive, Yapi Kredi Bank, la quarta banca privata più grande in Turchia, ha presentato domanda come depositario di criptovalute. In questo contesto, Yapi Kredi, Takasbank, la sussidiaria di BtcTurk ed Eliptik Digital Custody Management hanno presentato domanda per fornire servizi di custodia.
Questi recenti aggiornamenti rivelano che in totale sono quattordici le aziende che chiedono la liquidazione su settantasette richiedenti.
L’SPK ha introdotto diverse misure volte a regolamentare il mercato delle criptovalute. In primo luogo, i requisiti di licenza e di stabilimento stabiliscono che tutti gli exchange di criptovalute in Turchia devono ottenere una licenza per garantire che soddisfino criteri specifici, come soglie di capitale minimo e standard di infrastruttura tecnica.
Sono stati introdotti anche obblighi fiscali, con l’obbligo per le persone e le aziende che lavorano con le criptovalute di dichiarare i propri guadagni e di rispettare gli obblighi fiscali.
Le nuove regole stabiliscono che gli exchange devono detenere una certa percentuale dei loro asset in riserva per ridurre il rischio di insolvenza. Inoltre, è obbligatorio che gli exchange implementino misure di sicurezza robuste per proteggere i dati degli utenti.
Sono state inoltre implementate restrizioni per gli utenti che potrebbero limitare l’utilità quotidiana delle valute digitali per i clienti, allineando il Paese alle tendenze globali volte a regolamentare le criptovalute come investimento.
Questi nuovi requisiti impongono alle aziende del settore delle criptovalute di adattarsi rapidamente o rischiano di essere chiuse. Le aziende più piccole rischiano di non riuscire a soddisfare i nuovi standard, portando a un consolidamento del mercato mentre le aziende più grandi dominano.