Con una communitydi oltre 300 fintech e techfin, il Fintech District ha saputo ritagliarsi, nel corso degli anni, un ruolo sempre più rilevante all’interno dello scenario fintech italiano, sino a diventare un punto di riferimento per tutto il comparto.
Attraverso progetti, attività e collaborazioni, Fintech District funge da catalizzatore di innovazione, favorendo e valorizzando le sinergie in grado di generare valore per la community e creare nuove opportunità di crescita per tutto il settore.
Una posizione che consente di godere di un punto di osservazione privilegiato su tutto l’ecosistema, sui trend che caratterizzano il mercato attuale e, cogliendoli in anticipo, su quelli caratterizzeranno l’immediato futuro.
Una community in forte espansione e sempre più eterogenea
Fintech Districtsi avvia a chiudere il 2024, con 305 fintech protagoniste dello scenario italiano (di cui 14 unicorni secondo la lista di CB Insights: BitPanda, Chainalysis, C2FO, eToro, Klarna, N26, Qonto, Revolut, ScalableCapital, Scalapay, Satispay, Trade Republic, TradingView, Younited), che comprendono realtà italiane e straniere con sedi in Italia.
Insieme rappresentano il 60% di tutte le fintech operative in Italia, con una mappatura che include settori come pagamenti, techfin, regtech, lending, insurtech, wealthtech, neo bank, crypto e DeFi, invoice & tax management, real estate fintech, crowdfunding e PFM/BFM (Personal and Business Financial Management).
In particolare, Fintech District ha visto crescere nell’anno le aziende Techfin da 70 a 81 (+11), trainate dalla digitalizzazione dei servizi finanziari e dalla diffusione di tecnologie avanzate come AI e Machine learning impiegate per l’analisi e la gestione di grandi volumi di dati.
Anche il Regtech ha mostrato segnali di forte crescita: èpiù cheraddoppiato il numero delle aziende all’interno della Community, che sono passate da 7 a 15, sulla spinta della crescente domanda di soluzioni che consentano di semplificare la compliance normativa e la componente burocratica in un contesto altamente regolato come quello finanziario e assicurativo.
Una dimensione internazionale
Alle realtà italiane si sono aggiunte nel tempo – a conferma della rilevanza del lavoro svolto negli anni – anche fintech nate in diversi Paesi del mondo, tra cui spiccano Francia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e USA.
Inoltre, il Fintech District si confronta costantemente con gli altri HUB fintech e le agenzie di promozione internazionali – oggi sono 24 le collaborazioni attive – tra cui Portugal Fintech, la community no-profit nata nel 2016 che annualmente pubblica un report sullo stato dell’ecosistema fintech portoghese, che nell’ultima edizione vede un contributo di Fintech District
Fintech District, dunque, si posiziona come riferimento per tutto il comparto italiano e, allo stesso tempo, come punto di accesso e facilitatore per le realtà straniere che vogliono entrare nel nostro mercato, grazie anche al programma di Soft Landing offerto insieme a Milano&Partners – l’agenzia ufficiale di promozione della città di Milano – per fornire tutto il supporto necessario durante i primi step di ingresso.
Un ruolo confermato anche dalla partecipazione di Fintech District, in qualità di Community Partner, all’edizione 2024 del Salone dei Pagamenti, l’evento promosso dall’ABI e organizzato da ABISERVIZI, che si svolgerà a Milano dal 27 al 29 novembre e che rappresenta uno dei principali appuntamenti dedicati all’innovazione nel mondo dei pagamenti.
Clelia Tosi, Head of Fintech District, e Chiara Padua, Deputy Head of Fintech District, interverranno nel corso dell’evento in due panel dell’Agorà del futuro per affrontare temi chiave per il futuro del fintech quali l’Embedded finance e il ruolo delle super app.
Il valore della collaborazione
Nel 2024 Fintech District ha facilitato oltre 60 incontri di matchmaking, che hanno superato quota 450 in totale, con l’obiettivo di promuovere partnership e collaborazioni che spaziano dall’open innovation alla creazione di progetti pilota con i Corporate partner. In 7 anni più di 50 corporate di vari settori hanno collaborato attivamente con il Fintech District.
Fintech District, inoltre, è stato scelto come partner per l’Italia da Mastercard e Visa per il loro programmi dedicati alle fintech: il Mastercard For Fintechs Program, progettato per supportare le startup nel loro percorso di crescita, e il Visa Innovation Program, la piattaforma nata per accelerare e scalare l’innovazione fintech.
Una lente di ingrandimento sulle tendenze del settore
Fintech District offre una fotografia puntuale dei trend che caratterizzano il settore del fintech, cogliendo le direzioni e le risposte ai bisogni di uno scenario in continua evoluzione.
Lo fa anche attraverso il Community Insight, il report dedicato ai partner che, con uno sguardo trasversale e di aggregazione, analizza e approfondisce le tendenze del comparto e le aree di collaborazione tra Corporate e fintech, insieme ad aggiornamenti sulle realtà della community e sui dati di mercato dell’ecosistema italiano e internazionale.
Le prime due edizioni del report, lanciato quest’anno con cadenza quadrimestrale, si sono focalizzate, rispettivamente, sul tema dell’Identità digitale e del Regtech e sulla tokenizzazione dei pagamenti e il suo impatto sul futuro delle transazioni.
Guardando al 2024, Fintech District ha individuato alcuni trend che continueranno a guidare le conversazioni durante il nuovo anno:
Embedded finance – il modello che consente a realtà di qualunque settore di integrare nella propria offerta servizi finanziari (es. pagamenti, assicurazioni, credito etc.) senza la necessità di costruire un’infrastruttura finanziaria proprietaria o dover ottenere le autorizzazioni a livello normativo.
Fintech for Good – l’approccio che combina finanza, tecnologia e sostenibilità con l’obiettivo di generare un impatto positivo per la società, sviluppando e supportando progetti che mirano a risolvere problematiche globali.
Partnership cross-settoriali – avvio di collaborazioni tra realtà di differenti settori per portare i vantaggi del fintech anche in ambiti non finanziari come, per esempio, l’automotive.
A conferma di un ruolo sempre più rilevante all’interno dell’ecosistema, il Fintech District ha promosso e organizzato – in collaborazione con Business International – Fiera Milano, con il supporto di Milano&Partners – il Milan Fintech Summit che si è svolto a Milano l’8 e il 9 ottobre con l’obiettivo di rafforzare il ruolo della città meneghina come capitale del fintech a livello internazionale e accendere i riflettori sull’ecosistema del nostro Paese, rafforzando l’interesse e gli investimenti da parte di player internazionali.
Clelia Tosi, Head of Fintech District ha commentato: “Attraverso il proprio ecosistema in espansione, il Fintech District guida il settore del fintech italiano verso una dimensione sempre più internazionale, promuovendo un ambiente favorevole all’innovazione e alla cooperazione, anche grazie al Milan Fintech Summit, che alla quinta edizione ha portato a Milano il 30% circa di partecipanti stranieri. L’Italia è pronta a consolidare il proprio ruolo come punto di riferimento a livello europeo per il settore, trasformando in realtà economica e culturale le promesse del fintech. In Italia, il settore sta vivendo una significativa fase di maturazione e, per questo, la capacità di collaborare e innovare sarà determinante per affrontare le nuove sfide del mercato e cogliere le opportunità del 2025”.