In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS (1° dicembre), Trovaprezzi.it, il principale comparatore di prezzi in Italia, ha analizzato l’interesse online degli italiani verso le ricerche di preservativi, un prodotto fondamentale per la prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili, tra cui l’AIDS.
Il trend di ricerca
Secondo l’analisi condotta da Trovaprezzi.it, nei primi dieci mesi del 2024 le ricerche online di preservativi si sono fermate a circa 23mila, segnando un calo del 28% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando erano state quasi 32mila.
Nel 2024 gli utenti si sono mostrati più attivi nella ricerca online durante l’estate con quasi 7.600 ricerche, che rappresentano il 32,9% del totale: circa 2.600 ricerche nel mese di agosto, oltre 2.500 a settembre e circa 2.500 a luglio. Questa tendenza è visibile anche l’anno precedente, con i tre mesi estivi che hanno superato le 10.500 ricerche (32,9% del totale delle ricerche dei primi dieci mesi del 2023). Durante il periodo estivo è più probabile avere nuove conoscenze e i dati suggeriscono che gli utenti si mostrano attenti alla loro salute.
Tra le tipologie di preservativi più ricercate online troviamo i preservativi orali, che contano il 23% delle ricerche, seguiti dai preservativi stimolanti (16%) e ritardanti (13%). Le elevate ricerche di dispositivi di protezione da utilizzare durante i rapporti orali testimoniano una crescente attenzione alla prevenzione.
Gli utenti più attivi online
Dall’analisi emerge un interessante profilo demografico di chi effettua queste ricerche. La fascia più attenta è quella dei 35-44enni, che rappresenta il 37,2% del totale, seguita dai 25-34enni (34,8%) e dai più giovani, i 18-24enni (28%). Quest’ultimo dato è particolarmente rilevante, considerando che questa fascia di età dispone spesso di un potere d’acquisto limitato.
Inoltre, il 60% delle ricerche è effettuato da uomini, mentre il restante 40% da donne, a dimostrazione di un crescente interesse trasversale sul tema della prevenzione. Dal punto di vista geografico, si osserva una forte concentrazione delle ricerche nelle regioni settentrionali, che rappresentano il 67% del totale, rispetto al 15,5% del Centro e al 17,5% del Sud.
Il Friuli-Venezia Giulia si distingue per il primato, contribuendo con il 25% delle ricerche nazionali, seguito dalla Lombardia (22,7%) e dal Lazio (13,6%).