La banca centrale cinese è un passo dall’emissione della sua valuta digitale ufficiale. Sembra che la People’s Bank of China (PBC), in collaborazione con società private, abbia completato lo sviluppo della funzione di base della valuta digitale sovrana e stia ora elaborando le leggi necessarie a favorire la diffusione della moneta. Ciò è quanto emerge da alcuni esperti cinesi del settore e ripreso come indiscrezione da alcune testate locali.
Dal momento che sempre più banche centrali in tutto il mondo stanno riducendo i tassi di interesse a zero o addirittura entrando in un territorio negativo per rilasciare liquidità nel mercato in mezzo alla pandemia di coronavirus, la Cina dovrebbe rispondere accelerando il lancio della sua valuta digitale, hanno sottolineato gli esperti del settore, considerato come lo strumento migliore per superare le attuali difficoltà nazionali ed internazionali.
Secondo quanto riferito, Alipay, il braccio finanziario dell’azienda tecnologica cinese Alibaba, ha pubblicato cinque brevetti relativi alla valuta digitale ufficiale della Cina dal 21 gennaio al 17 marzo.
Stando a quanto riportato dai media, i brevetti coprono diverse aree della valuta digitale, tra cui l’emissione, la registrazione delle transazioni, i pagamenti, i portafogli digitali, il supporto al trading, l’antiriciclaggio eccetera.
Il passaggio successivo che precede la definitiva emissione della moneta, e che prevede la legislazione sulla valuta digitale e la collaborazione con i regolatori bancari e assicurativi in materia di vigilanza, potrebbe essere più lungo, il che comporta ancora incertezze per la data esatta del lancio.
Il Global Times ha riferito in precedenza che un certo numero di aziende private, principalmente con sede a Shenzhen, nella provincia del Guangdong, nella Cina meridionale, come Alibaba, Tencent, Huawei e China Merchants Bank, hanno partecipato allo sviluppo della valuta digitale.
Commentando i progressi per la realizzazione della valuta digitale, Cao Yan, amministratore delegato della Digital Renaissance Foundation, ha affermato che, in termini di sviluppo, è più efficiente per la banca centrale cinese lavorare con istituzioni private che hanno accumulato una ricca esperienza nella tecnologia blockchain e pagamenti di terze parti.
Cao ritiene, inoltre, che la banca centrale cinese dovrebbe accelerare il lancio della sua valuta digitale di fronte alla pandemia di coronavirus senza precedenti. L’epidemia globale di virus ha spinto le banche centrali come la Banca centrale europea e la Banca del Giappone a ridurre i loro tassi di interesse di riferimento quasi a zero o spostati in territorio negativo.
“Se c’è una possibilità che la Cina stia considerando di abbassare il proprio tasso di interesse in territorio negativo come opzione finale e di indirizzare tale politica verso prestiti e prestiti commerciali, una valuta digitale diffusa sarà in grado di raggiungere questo obiettivo”, ha detto Cao al Global Times.