Gli unicorni della tecnologia finanziaria non hanno fretta di quotarsi in borsa dopo che la società “acquista ora, paga dopo” Klarna ha presentato domanda di IPO negli Stati Uniti, ma stanno tenendo d’occhio la situazione per cogliere segnali di una nuova riapertura del mercato.
La scorsa settimana, infatti, Klarna ha presentato una richiesta riservata per quotarsi negli Stati Uniti, ponendo fine a mesi di speculazioni su dove la società svedese di pagamenti digitali sarebbe stata quotata. La tempistica dell’IPO non è ancora chiara e Klarna deve ancora decidere il prezzo o il numero di azioni che emetterà al pubblico.
Ciò ha suscitato fermento nei circoli fintech, con gli osservatori di mercato che si chiedevano se la mossa segnasse l’inizio di una rinascita delle grandi IPO fintech. Per ora, non sembra essere questo il caso, tuttavia, i fondatori affermano che osserveranno il mercato delle IPO, tenendo d’occhio i prezzi e, infine, le performance azionarie.
Un’IPO è un obiettivo nella traiettoria dell’azienda, ma non è la pietra miliare finale, secondo Liu. “Siamo costantemente in contatto con i nostri investitori azionisti”, ha detto, aggiungendo che ciò cambierà “quando sarà il momento giusto”.
Gli analisti sono molto più ottimisti di prima sulle prospettive delle IPO fintech. Secondo i dati di PitchBook, le aziende FinTech hanno raccolto circa 6,2 miliardi di euro (6,6 miliardi di dollari) in capitale di rischio dall’inizio dell’anno al 30 ottobre.