Nonostante i progressi nell’automazione di fabbrica e nel trasporto autonomo a lungo raggio, le operazioni di piazzale, ovvero punti di giunzione critici tra i magazzini e il trasporto su strada (OTR), rappresentano da tempo un collo di bottiglia nelle operazioni della supply chain. Ma in un mondo in cui i consumatori si aspettano consegne rapide e le aziende si sforzano di gestire i crescenti costi operativi, questi piazzali di distribuzione rappresentano un terreno ideale per l’innovazione, come si legge su pymnts.com.
I piazzali di distribuzione vengono riprogettati grazie a veicoli autonomi e sistemi robotici basati sull’intelligenza artificiale. La soluzione di Outrider per ottimizzare l’ambiente del piazzale non è un robot umanoide o un camion modificato, bensì un veicolo autonomo altamente specializzato dotato di un braccio robotico.
Questo camion da piazzale può gestire autonomamente attività complesse, come collegare e scollegare le linee dei freni sui rimorchi, un’attività tradizionalmente eseguita manualmente. Utilizzando l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale, i camion sono anche programmati per gestire layout di piazzali specifici, posizionando i rimorchi con precisione centimetrica presso le banchine di carico designate.
A differenza dell’automazione in fabbrica, che spesso richiede una costosa revisione dell’infrastruttura, il design modulare di Outrider consente agli operatori di piazzale di integrare gradualmente i camion autonomi nei loro flussi di lavoro esistenti .
Per quanto riguarda la sicurezza, quest’ultima è sempre stata una priorità assoluta nelle operazioni di piazzale di distribuzione, dove i rischi di incidenti sono elevati a causa di veicoli di grandi dimensioni e in continuo movimento. I sistemi autonomi offrono un miglioramento importante eliminando i fattori di rischio più comuni: affaticamento umano ed errore.