Finanso.se rende noto che, grazie a prestiti alternativi come il Social Lending e il P2P, l’industria europea dei prestiti FinTech, nell’anno in corso avrà un tasso di crescita del 10% su base annua. Crescita questa incentivata dalla crisi, la quale ha reso sempre più difficile l’ottenimento di un prestito da parte delle banche tradizionali, ed andando a connettere sempre più facilmente coloro che richiedono un finanziamento ed i finanziatori. Tutto ciò reso possibile, inoltre, anche grazie ai tempi ridotti nel fornimento del prestito e tassi agevolati.
A partire dal 2017, sino alla fine del 2018, il mercato europeo dei prestiti FinTech ha avuto una crescita di circa il 20%. Dato quest’ultimo che porta le statistiche ad indicare una possibile crescita tra il 2020 e il 2023 di circa il 3% annuo, con un valore di transazioni pari a 10.5 mld di dollari nel prossimo triennio.
La maggior parte del mercato dei prestiti della FinTech riguarda il Crowlending o il Peer-to-Peer business lending, che ha registrato negli ultimi tre anni una crescita di oltre il 75%, arrivando ad un valore di transazione di 6.5 mld di dollari. In prospettiva, questo dato è destinato a crescere di oltre 7.2 mld di dollari nei prossimi tre anni, sottolineando che i prestiti Peer-to-Peer consumer possano raggiungere già nel 2020 un valore di 3.1 mld di dollari.
Sottolineata anche la posizione dell’Italia che, con più di 700 milioni di dollari di transazioni, è il terzo paese per prestiti FinTech alla stregua di Inghilterra, la quale rappresenta il principale mercato europeo per prestiti FinTech, nonché terzo a livello mondiale, e la Svizzera che registra una crescita del 27.4% su base annua di transazioni eseguite. In prospettiva, è previsto che anche la Danimarca e la Spagna registrino tassi di crescita maggiormente elevati, attestandosi rispettivamente con 23.7% e 22.9%.