Nel 2021, mutuando un felice esperimento avviato nel Regno Unito, la Banca d’Italia, assieme a IVASS, MEF e Consob aveva avviato una Sandbox finalizzata ad accelerare le imprese del mondo finanziario, saggiandone le potenzialità in un contesto sicuro e meno sottoposto a lacci normativi.
Mentre la prima edizione (del 2021) era andata discretamente con 11 adesioni, quella del 2023 ha riscontrato un solo aderente. Dal 2016, invece, nel Regno Unito (in sette periodi di sperimentazione) sono state ricevute 630 richieste e accettate ben 153 start-up. Un mondo completamente diverso dallo scenario nostrano in cui le startup scarseggiano e gli adempimenti per entrare a far parte della Sandbox sono spesso più stringenti delle norme da rispettare sul mercato. Una particolarità che di certo non favorisce l’innovazione e l’individuazione di soluzioni all’avanguardia ma che limita la crescita.