A partire dalla metà del 2025, a Londra, presso l’Imperial College Healthcare NHS Trust e il Chelsea and Westminster Hospital NHS Foundation Trust, verrà sperimentato un modello di Intelligenza Artificiale per aiutare a prevedere il rischio di malattia e di morte prematura.
Questo sistema analizza i risultati di un elettrocardiogramma (ECG), un esame comune per le persone con probabili problemi cardiaci, e comunica ai medici se i pazienti potrebbero trarre beneficio da ulteriori esami o trattamenti. L’IA riesce a farlo rilevando problemi nella struttura del cuore che i medici non sarebbero in grado di vedere.
Secondo una ricerca pubblicata su Lancet Digital Health, AIRE è stato in grado di identificare correttamente il rischio di morte di un paziente nei successivi dieci anni, da alto a basso, nel 78% dei casi. È stato addestrato sui dati di 1,16 milioni di risultati ECG di circa 190mila persone.
L’IA ha previsto l’insufficienza cardiaca nel 79% dei casi, problemi di ritmo cardiaco nel 76% dei casi e un tipo di malattia cardiovascolare in cui le arterie si restringono nel 70% dei casi.
L’obiettivo è che alla fine tutti gli ECG vengano sottoposti al modello di Intelligenza Artificiale.