Paghe più eque, bilanci più solidi. Le banche etiche hanno reso il doppio rispetto alla media degli altri istituti finanziari. E’ quanto risulta dal terzo Rapporto sulla finanza etica e sostenibile in Europa curato dalla Fondazione Finanza Etica. Lo studio, per la prima volta, mette a confronto le politiche di remunerazione delle 23 banche etiche europee non solo con quelle delle banche sistemiche ma con l’insieme delle circa 4.500 banche che operano nell’area Euro, sulla base dei dati forniti dalla Banca Centrale Europea.
https://finanzaetica.info/wp-content/uploads/2020/02/2020-RAPPORTO-IT.pdf
Risultato: negli ultimi dieci anni (2008-2018) le banche etiche e sostenibili hanno reso il doppio rispetto al sistema bancario europeo, con una redditività media annua (in termini di ROE) del 3,57% contro l’1,79%. Inoltre gli attivi, i depositi, i prestiti e il patrimonio netto delle banche etiche sono aumentati con percentuali intorno al 10% annuo. Dal 2008 al 2018, gli attivi (e quindi il totale di investimenti, crediti e liquidità) delle banche etiche sono cresciuti mediamente del 9,91% all’anno contro il -0,31% annuo delle banche europee. Lo stesso vale per i crediti alla clientela: +10,55% all’anno in media per le etiche contro il +0,39% delle banche europee.
Tutto questo a fronte di un rapporto economico più equo tra il management e gli impiegati degli istituti bancari. Buona parte delle banche etiche e sostenibili, infatti, fissano un tetto alle paghe, in modo che i top manager non guadagnino in modo esagerato rispetto agli altri lavoratori. Il rapporto tra paga massima e media (o minima) è quasi sempre inferiore a 10. Invece Mediamente, le prime nove banche sistemiche europee (per fatturato), hanno pagato gli amministratori delegati circa 65 volte in più rispetto alla media di tutti i loro impiegati.