In questi giorni, una relazione della banca JP Morgan Chase su blockchain e valute digitali nel settore bancario frena gli entusiasmi essendo in controtendenza rispetto a quanto si pensava finora.
Secondo il documento della banca, infatti, le basi per l’adozione di blockchain, pagamenti veloci e valute digitali sono già state gettate. Secondo JP Morgan, però, ci vorranno ancora dai tre ai cinque anni per arrivare all’adozione della blockchain nel settore bancario.
Negli ultimi mesi, poi, è cresciuto notevolmente l’ambito delle cripto valute, conosciute oggi anche dal grande pubblico e spesso al centro del dibattito dell’opinione pubblica. Il merito di questo, come più volte detto, è anche di Libra su cui JP Morgan ritiene anche che per il pieno successo “richieda strutture di liquidità a breve termine, una fonte di attività di riserva a rendimento positivo e reti semi-private meno distribuite”.
La stessa JP Morgan è già attiva in entrambi i settori di blockchain e monete virtuali. Già la scorsa estate, ad esempio, l’istituto bancario statunitense si era dichiarato intenzionato a rilasciare una propria valuta virtuale. Inoltre, è in fase di valutazione avanzata il progetto di fondere la propria piattaforma blockchain con quella di ConsenSys, una nota azienda che si concentra soprattutto su Ethereum.
I tempi, quindi, anche se non esattamente maturi, stanno rapidamente procedendo verso una piena implementazione in particolare della blockchain nei sistemi bancari, soprattutto di quegli istituti desiderosi di innovare i propri processi.