Ormai ci siamo. Ancora poche settimane e la app IO sarà resa disponibile per i cittadini. Ad annunciarlo è stata il ministro per l’innovazione Paola Pisano nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati.
“Ci sarà un supporto da parte nostra ai Comuni” per render funzionale la app ma, ha aggiunto, “anche le grosse amministrazioni come l’Inps, con cui stiamo collaborando, stanno legando i loro servizi ad IO”.
La realizzazione della app IO si inserisce nel più ampio progetto per la creazione della cittadinanza digitale verso la quale l’esecutivo sta orientando i propri sforzi.
Nello specifico, l’app IO permetterà di:
- ricevere comunicazioni e aggiornamenti;
- ottenere e gestire documenti (atti, notifiche, certificati);
- ricordare e gestire le scadenze;
- effettuare pagamenti digitali;
- eleggere il proprio domicilio digitale.
Più in profondità, per quanto riguarda i cittadini l’app permette di:
- ricevere tutti i messaggi della Pubblica Amministrazione sul proprio smartphone, personalizzati, con la possibilità di gestirli in un archivio;
- gestire i propri contatti di recapito da un unico punto, con la facoltà di scegliere in ogni momento da quali servizi farsi contattare;
- essere sempre aggiornati sulle scadenze e gestire gli avvisi in modalità “integrata” (segnare delle scadenze nel proprio calendario e gestire i pagamenti direttamente dalla app);
- effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione attraverso pagoPA, in perfetta sicurezza e con diversi metodi di pagamento supportati (carte di credito, bancomat, PayPal, ecc.);
- portare sempre con sé lo storico delle operazioni e le relative ricevute di pagamento;
- ricevere e conservare documenti, ricevute, certificati direttamente nel proprio smartphone e condividerli con un ufficio pubblico in pochi clic;
- eleggere direttamente dalla app il proprio domicilio digitale (ad esempio per ricevere le raccomandate a valore legale presso un indirizzo PEC).
Mentre, per quanto riguarda l’amministrazione consente di:
- inviare comunicazioni elettroniche semplicemente conoscendo il codice fiscale (senza dover chiedere un indirizzo di contatto ai cittadini);
- comunicare le scadenze e ricevere pagamenti elettronici con maggiore facilità;
- non doversi occupare della gestione e dell’aggiornamento dei contatti;
- inviare e consentire di richiedere documenti in modo semplice e efficiente;
- gestire le preferenze di ogni cittadino in modo centralizzato;
- recuperare lo stato di inoltro di ogni comunicazione;
- ridurre i costi di gestione (delle notifiche, dei pagamenti, ecc.);
- facilitare i pagamenti e ridurre i costi di recupero dei crediti.