di Maurizio PImpinella
Attenzione alle cryptoasset speculative come Bitcoin ed Ethereum. Questo avvertimento, l’ennesimo, arriva dal Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. “Le criptoattività non garantite – quali Bitcoin ed Ethereum – non sono di norma emesse da alcun operatore, sono prive di valore intrinseco e non generano flussi di reddito come cedole o dividendi,” ha dichiarato Panetta durante l’assemblea dell’Abi, distinguendo queste attività dalle stablecoins supportate da asset sottostanti.
Bitcoin ed Ethereum, invece, “sono create mediante procedure informatiche e non vi è alcun soggetto né attività reale o finanziaria che ne assicuri il valore. Sono talvolta scambiate su circuiti informali e opachi o su piattaforme non sottoposte ad adeguati controlli.”
Coloro che le possiedono mirano principalmente a rivenderle a prezzi più alti, e in alcuni casi a eludere normative fiscali, anti-riciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo. In genere, queste criptoattività rappresentano di fatto una scommessa, un contratto speculativo ad alto rischio, il cui valore è scollegato dai fondamentali economici. Per questi motivi, il loro valore subisce forti oscillazioni. “Come è evidente,” sottolinea Panetta, “esse non hanno le caratteristiche per svolgere le tre funzioni proprie della moneta: mezzo di pagamento, riserva di valore e unità di conto.”
Il Governatore evidenzia anche il pericolo per i risparmiatori retail: “La quota di criptoattività non garantite detenute da investitori potenzialmente inconsapevoli degli alti rischi è ancora contenuta, ma non trascurabile; potrebbe aumentare in futuro, come è avvenuto negli anni della pandemia, soprattutto nei paesi emergenti.”