Yuan, euro e ora…dollaro. Anche per il famoso biglietto verde, infatti, è allo studio un progetto per la sua smaterializzazione, o meglio, digitalizzazione. La notizia è stata ripresa dagli organi di stampa specialistica americana anche se già tempo fa erano circolate voci secondo cui la FED si preparava allo studio di fattibilità di un progetto di questa portata.
A tal proposito, Lael Brainard – membro del Consiglio dei governatori della Federal Reserve degli Stati Uniti – ha dichiarato che “Dato l’importante ruolo del dollaro, è essenziale rimanere sulla frontiera della ricerca e dello sviluppo delle politiche relative alle valute digitali delle banche centrali. Stiamo conducendo ricerche e sperimentazioni relative alle tecnologie dei registri distribuiti e al loro potenziale utilizzo per le valute digitali, incluso il potenziale per una CBDC”.
Da quello che si può intuire dalla dichiarazione, il progetto sarebbe già in una fase avanzata con la messa a punto di vere e proprie sperimentazioni.
L’effetto a catena innescato da Libra ha aperto la strada alle valute digitali. Ora, tutti i grandi stati del mondo vogliono competere nell’economia monetaria digitale.
Questo è confermato anche dalla Brainard “Poiché Facebook ha una rete di utenti attivi di un terzo della popolazione globale, il suo progetto della stablecoin globale Libra ha dato urgenza al dibattito su quale forma può prendere il denaro, chi o cosa può emetterlo e come i pagamenti possono essere registrati e risolti”.
E’ probabile che i progetti non siano emersi dal nulla ma, allo stesso tempo, il velo sollevato su Libra è stata motivo di accelerazione per tutti i progetti sparsi nel mondo.
Lo scontro è iniziato, quale sarà la valuta digitale guida nel mondo?