“Sono casi gravi, se avessimo potuto risolverli solo discutendo con le parti coinvolte, li avremmo gia’ risolti e non avremmo aperto l’indagine. Sono anche casi emblematici di quello che il Dma rappresenta e l’utilita’ che puo’ avere”. Lo ha detto Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea e responsabile della politica di concorrenza, durante la conferenza stampa per annunciare che la Commissione europea ha avviato un’indagine di non conformità contro Alphabet, Apple e Meta nell’ambito del Digital Markets Act (Dma), la legge sui mercati digitali.
“Sospettiamo che le soluzioni proposte dalle tre società non siano pienamente conformi alla Dma. Continueremo a utilizzare tutti gli strumenti disponibili nel caso in cui un gatekeeper cerchi di aggirare o minare gli obblighi della Dma”, ha detto Vestager, spiegando che “è importante per noi raggiungere gli obiettivi del Dma, in modo che i consumatori possano beneficiare di mercati aperti e contendibili”. I gatekeeper sono sei societa’ (Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft) che la Commissione ha identificato come punto di accesso importante tra imprese e consumatori in relazione ai servizi digitali. La commissaria ha espresso “preoccupazione” e ha sottolineato che “continuiamo a monitorare attentamente la situazione e negli ultimi sei mesi ci siamo impegnati a fondo sia con i gatekeeper sia con le parti interessate per promuovere la piena ed effettiva conformita’ al Dma”. In generale, “vogliamo che il Dma sia applicato con precisione e facciamo in modo che nessuna societa’ cerchi di aggirare le regole”, ha detto Vestager, ribadendo che “abbiamo chiesto che i gatekeeper conservino documenti relativi alle aree su cui stiamo ancora facendo approfondimenti”.