di Nicola Vanin
L’espansione dell’universo di internet ha messo a nostra disposizione una quantità infinita di informazioni cambiando, diversificando e, per certi versi, migliorando il processo di apprendimento che da sempre ci caratterizza.
Tuttavia, parallelamente al moltiplicarsi delle notizie e delle fonti rese a nostra disposizione si è sviluppato anche un fiorente “mercato delle bugie”. E così, quelle che ormai comunemente vengono chiamate fake news (notizie false o false verità) sono spesso scambiate per oro colato distorcendo completamente il fine stesso di internet che in questi casi si trasforma nel veicolo per trasmettere e diffondere falsità inventate ad hoc spesso per strumentalizzare la realtà dei fatti o dirigere l’opinione di una crescente massa di persone che all’approfondimento preferisce fidarsi ciecamente di quanto legge sul web. Recentemente, ad esempio, sul web si sta diffondendo una certa falsa informazione riguardo il 5G e le più importanti novità tecnologiche. L’enorme quantità di disinformazione associata al lancio del 5G, infatti, è qualcosa che ha pochi precedenti.
In particolare, un tweet sempre più popolare sta favorendo il giro del momento, stimolando le insicurezze dei consumatori senza addurre prove scientifiche o argomentazioni significative ad esso collegate.
Sono riluttante a includere il video semplicemente per ridurne l’esposizione, ma siamo adulti in grado di visualizzare contenuti online con la necessaria dose di scetticismo, quindi eccolo:
È scientificamente possibile dare fuoco alla lana d’acciaio usando i segnali dello smartphone 5G?
No.
Le fiamme sono generate tramite effetti digitali. La lana d’acciaio non brucia mai con onde radio 4G o 5G.
Siamo di fronte ad una fakenews
Il 5G è un pericolo per la salute in qualche modo?
No
La nostra pelle è più riflettente dei segnali ad onde ad alta frequenza da 5G mm rispetto ai segnali TV.
Ma tutto questo è scienza, quindi non fa notizia.