Oggi, promosso dal centro studi A.P.S.P., la testata Arena Digitale e INEO, si è svolto il seminario dal titolo; Linee guida EBA: nuove prospettive per il futuro dell’identificazione, condotto da due relatori Salvatore Mafodda: CEO INEO e Avv. Luigi Foglia: Consulente Senior dello Studio Legale Lisi, Segretario Generale di ANORC.
Questo è il secondo seminario sul questo tema generale. Si tratta quindi in parte di un aggiornamento quanto mai necessario nel corso del quale cercheremo anche di fare un passo in avanti e di affrontare tematiche prima non esaminate.
Le Linee guida attuano la richiesta che la Commissione europea ha rivolto all’EBA nella propria comunicazione del settembre 2020 relativa alla Strategia in materia di finanza digitale per l’UE.
Per la Commissione Europea è prioritario definire quali siano le soluzioni interoperabili per garantire l’accesso ai servizi finanziari da parte dei nuovi clienti che interagiscono a distanza. L’obiettivo delle linee guida è, quindi, quello di elaborare orientamenti sulla procedura di adeguatezza (identificazione e verifica) a distanza della clientela nel caso di soluzioni di remote onboarding. Ciò che sarà uno degli aspetti centrali dell’incontro di oggi. Necessaria è anche la definizione delle modalità e dei i limiti nell’ambito dei quali i fornitori di servizi finanziari sono autorizzati ad affidare i processi di adeguata verifica a terze parti.
La possibilità di esternalizzare le funzioni di AML è una delle principali sfide presenti nelle Linee Guida EBA. Sono molti, infatti, i criteri che gli attori finanziari e creditizi devono applicare e monitorare per garantire il rispetto di quel delicato equilibrio tra l’efficienza che l’esternalizzazione di compiti o funzioni può produrre e la necessità di presidiarne adeguatamente i rischi.
Come ci hanno spiegato diffusamente i nostri ospiti, gli attuali orientamenti fissano norme UE comuni in materia di sviluppo e implementazione di processi di adeguata verifica, solidi e sensibili al rischio che tendono quindi a definire:
a) quali tipi di tecnologie innovative sono accettabili per fare onboarding da remoto;
b) le condizioni nelle quali è accettabile che gli istituti finanziari e gli enti creditizi si affidino ad informazioni e soluzioni fornite da terzi;
c) quali sono le forme accettabili di documentazione digitale utilizzata per fare onboarding remoto;
d) quali condizioni devono essere soddisfatte quando questi soggetti ricorrono all’innovazione tecnologica.
In un tale contesto, per sostenerne un uso corretto e responsabile, le autorità competenti e gli enti creditizi e finanziari devono essere consapevoli dei rischi di ML (riciclaggio) e di TF (finanziamento del terrorismo) derivanti dall’uso di strumenti tecnologici avanzati, e hanno la responsabilità di indagare, pianificare e adottare misure per attenuare efficacemente tali rischi.