I paesi che emettono una valuta internazionale “possono far leva sul proprio potere finanziario per incidere sugli sviluppi geopolitici a livello globale”. Lo indica il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel corso di un intervento ad un conferenza a Riga per celebrare i 25 anni dell’euro. “Tale potere – aggiunge Panetta – va tuttavia utilizzato con saggezza, in quanto i rapporti internazionali sono parte di un ‘gioco ripetuto’: l’utilizzo di una valuta a mo’ di arma potrebbe ridurne l’attrattivita’ e stimolare l’uso di monete alternative”. Panetta cita espressamente l’esempio della Cina: “Le autorita’ cinesi stanno apertamente promuovendo il ruolo della loro moneta in ambito internazionale, incoraggiandone l’impiego da parte di altre nazioni, incluse quelle destinatarie di sanzioni da parte dalla comunita’ internazionale in seguito all’invasione dell’Ucraina. La maggior parte delle esportazioni cinesi in Russia, cosi’ come gran parte delle forniture di petrolio russo alla Cina, sono oggi fatturate in renminbi”. La valuta cinese, aggiunge Panetta, alla fine del 2023 e’ la seconda valuta piu’ utilizzata al mondo per le transazioni commerciali internazionali, scavalcando l’euro, e la quarta valuta piu’ usata nei pagamenti su scala mondiale, superando lo yen.
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