Il turismo in Italia conferma un 2023 da record e continua a correre: il comparto ricettivo ha raggiunto quota 36,6 miliardi di euro nell’anno appena concluso e si stima potrà arrivare nel 2024, arrivando ad un totale compreso tra i 37,2 e i 41,2 miliardi. Corre il canale digitale: nell’arco di quattro anni l’e-Commerce ha aumentato di 12 punti la propria incidenza: nel 2023 vale 20,4 miliardi, ossia il 56% del totale. A tracciare lo scenario la decima edizione dell’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, in partnership con il Center for Advanced Studies in Tourism dell’Università di Bologna.
Meno alberghi, più soluzioni alternative per chi viaggia. In forte ascesa si conferma il comparto dell’extra-alberghiero, i cui servizi stanno facendo sempre più presa anche sul segmento business e quello dell’open air, che ha registrato una forte accelerazione negli anni del covid, raggiungendo un valore stimato tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro.
Torna ai livelli pre-pandemia il turismo organizzato: il comparto del tour operating cresce del 40%, mentre quello delle agenzie di viaggio del 26%. Per quanto riguarda le prenotazioni, il canale diretto rimane, però, quello prevalente. In particolare, tornano a crescere quelle tramite online booking tool su sito o app (22%) a discapito delle dirette tramite e-mail, telefono e di persona (33%).
Si torna, infine, a viaggiare per lavoro. Nel 2023 la spesa delle imprese italiane nel segmento business travel supera i 21 miliardi di euro e torna sopra i livelli pre-pandemia, in anticipo di 2 anni rispetto alle previsioni. Per effetto dell’inflazione, però, il numero di trasferte resta ancora distante dai livelli del 2019.