Il settore fintech globale sta dimostrando forza e resilienza e continua, nonostante una prospettiva economica poco chiara, ad espandere l’offerta di servizi finanziari a consumatori e imprese tradizionalmente svantaggiati. E’ quanto rileva un’indagine pubblicata oggi dal World Economic Forum a Davos.
Secondo il rapporto, il settore fintech globale rimane forte, con tassi di crescita dei clienti in media superiori al 50% nei settori verticali e nelle regioni. La domanda dei consumatori e’ il principale motore della crescita e le fintech offrono servizi e prodotti finanziari su misura a segmenti tradizionalmente svantaggiati della popolazione. Il rapporto, sviluppato in collaborazione con il Cambridge Centre for Alternative Finance presso la Judge Business School dell’Universita’ di Cambridge, si basa su un sondaggio globale condotto su oltre 200 aziende fintech in cinque settori verticali rivolti al commercio al dettaglio (prestiti digitali, raccolta di capitali digitali, pagamenti digitali, servizi bancari e di risparmio digitali e insurtech) e sei regioni (Asia-Pacifico, Europa, America Latina e Caraibi, Medio Oriente e Nord Africa, Stati Uniti e Canada e Africa sub-sahariana) per tastare il polso della rapida evoluzione del fintech ecosistema.
Dal rapporto emerge che la maggior parte delle societa’ di tecnologia finanziaria ha una visione positiva del proprio contesto normativo, con il 63% che lo giudica adeguato. Inoltre, il 38% delle fintech intervistate cita il contesto normativo come un importante fattore di supporto per le loro operazioni e la loro crescita. Tuttavia, una parte sostanziale delle aziende fintech ritiene che la conformita’ normativa sia problematica e che i processi di licenza e registrazione siano problematici, indicando un’area in cui i decisori politici e i regolatori potrebbero apportare miglioramenti.